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Occhiuto nomina
il PSE si indigna

sede provincia cosenza

Il gruppo PSE al comune di Cosenza attacca il neo presidente della provincia (e sindaco di Cosenza) Mario Occhiuto per l'infornata i nomine. "Con l'insediamento di Mario Oliverio nelle funzioni di governatore, si è aperta una fase nuova nella vita politica calabrese - si legge in una nota - che arriva immediatamente dopo gli anni di Scopelliti e del tentativo di esportare il modello Reggio nei palazzi della Regione con conseguenze disastrose ed, in gran parte, ancora sconosciute. Ma mentre il "parlamentino" calabrese cambiava auspicabilmente di segno politico con la vittoria di Oliverio e dello schieramento di centrosinistra, in altri livelli istituzionali la stessa logica dell'alternanza portava differenti e ben peggiori risultati. Il contestuale insediamento di Mario Occhiuto nel ruolo di presidente della Provincia di Cosenza dava la stura ad una serie di operazioni di chiaro segno clientelare che hanno coinvolto, peraltro con scarso senso del pudore e del garbo istituzionale, i due enti “amministrati” da Occhiuto come fossero interscambiabili. La recente infornata di nomine “provinciali” di cui hanno beneficiato parenti, amici e affini di quei consiglieri di maggioranza che nell’ultimo periodo avevano dimostrato una certa insofferenza verso il sindaco, va interpretata come il tentativo di puntellare una maggioranza traballante utilizzando il nuovo organigramma della Provincia come una "stazione di travaso", dove piazzare uomini secondo le convenienze politiche del momento seguendo lo schema della più vecchia e becera politica di palazzo.E’ evidente che, in questo caso, il problema non è tanto il ricorso allo spoil system - pratica consolidata e largamente utilizzata un po’ da tutti - piuttosto la nonchalance con cui Occhiuto ha utilizzato alla bisogna il ruolo da sindaco e quello di presidente della provincia per mettere a tacere il dissenso che sempre più spesso fa capolino tra gli uomini della sua maggioranza e sopperire in questo modo ad una chiara incapacità di governo dei processi amministrativi. E' un fatto grave, che squalifica l'immagine delle istituzioni e getta fango sulla reputazione e il prestigio dell'intera classe politica cosentina. 

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