Il consigliere regionale del PD Carlo Guccione, interviene sull’emergenza rifiuti e chiede la revoca della delibera che ha triplicato il costo mettendo in difficoltà i calabresi: “Ogni giorno che passa ci accorgiamo di quanto sia stata fallimentare la gestione dei rifiuti e delle polpette avvelenate disseminate dalla giunta Scopelliti sul cammino del nuovo governo regionale. A maggio del 2014 avevamo denunciato con forza che, con decreto dirigenziale 58/23 del 14 maggio 2014, erano state rimodulate le tariffe relative allo smaltimento dei Rifiuti urbani e del trattamento in impianto della frazione umida a decorrere dal 1 maggio 2014 con aumenti fino al 250% e grazie alla mobilitazione dei sindaci ed al nostro impegno quel decreto fu ritirato. La giunta di centrodestra e l’assessore all’Ambiente con un colpo di mano hanno emanato un successivo decreto del 25 luglio 2014, n.483, recepito dalla delibera n.322 del 28 luglio 2014, che sostanzialmente spostava dal 1 maggio 2014 al 1 gennaio 2015 l’aumento del costo a carico dei Comuni per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato dagli attuali 98 euro/tonnellata a 147 euro/tonnellata con un aumento pari al 150% mentre per il rifiuto differenziato, il cui smaltimento costa attualmente ad alcuni Comuni 34,65 euro/tonnellata e ad altri 47,30 euro/tonnellata, a 92,61 euro/tonnellata con un incremento che va dal 200% al 270%. Da qualunque lato si guardi, la delibera stabilisce addirittura un aumento delle tariffe sia per i Comuni che fanno la differenziata sia per quelli che non la fanno. Tale situazione di aumento indiscriminato avrebbe effetti devastanti sui Comuni dal punto di vista finanziario e vedrebbe quasi triplicare il costo sulle famiglie calabresi per le tariffe relative allo smaltimento rifiuti e non risolverebbe lo stato di criticità in cui versa il sistema calabrese. In questo contesto occorre sospendere l’efficacia della delibera n.322/28 luglio 2014 sulla rimodulazione della tariffa regionale e il conferimento dei rifiuti urbani per il 2015 e avviare una sede di confronto con i soggetti interessati per predisporre tutte le iniziative amministrative e istituzionali utili ad affrontare le emergenze e ad impostare un piano regionale dei rifiuti che metta in moto un ciclo virtuoso del sistema in grado di far diventare i rifiuti una risorsa”.