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Ragazzo suicida
parla il padre

Una famiglia normale, come tante, fino a ieri, quando Giuseppe, 18 anni,  ha deciso di lanciarsi dal balcone della sua abitazione in via Panebianco a Cosenza. Suo padre ha sentito le urla, si è affacciato ed ha visto il figlio sull'asfalto freddo. Un'immagine che oggi si riflette nelle pupille di Paolo Sirangelo, uno sguardo velato, inaccessibile. L'uomo  trova la forza di parlare e dice : " è un dolore immenso". Per racconatre il  dramma che in un minuto ha stravolto l'esistenza dei genitori sceglie la stanza di Giuseppe. Ci sono i libri e i colori del Milan, il calcio, una passione. Sul letto accanto a lui la moglie ha il volto rigato di lacrime. "Perchè? "- si chiede Paolo e aggiunge " Se c'è un problema , perchè non se ne discute, non si parla" " Se avete qualcosa- sottolinea lanciando l'appello a tanti ragazzi- non fate  quello che ha fatto lui. E' una giovane età 18 anni" " Quello che ho potuto- dice ancora - io l'ho fatto." "Come genitore vi ripeto, se avete un problema, se c'è qualcosa che non va, discutetene." Si ferma, la voce rotta dal pianto, riflette " Non  è possibile" poi ricorda " Io ultimamente avevo un dialogo bellissimo con mio figlio. Lui si confidava con me, mi diceva tutto, però ieri è tornato e non so cosa gli sia passato per la mente. E' stato un secondo" L'ultimo pensiero è ancora per i ragazzi "Vi dico soltanto non tenetevi tutto dentro, parlate con chi avete fiducia, genitori o amici". La casa oggi è troppo piccola per contenere parenti, amici conoscenti. "Una tragedia che ha sconvolto la città" ha detto il sindaco Occhiuto mentre sul profilo facebook del ragazzo si affollano i post. Domani mattina i funerali nella chiesa di S. Aniello. Resta il vuoto per una morte prematura e difficile da accettare

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