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Scomparsa Donato
cordoglio unanime

C'è dolore e cordoglio nel mondo sindacale calabrese e non solo per la prematura scomparsa di Giovanni Donato, segretario provinciale della CGIL di Cosenza, Donato si è spento questa mattina 30 marzo a soli 53 anni.  A darne la notizia la federazione cosentina. La Cgil nazionale, la Cgil regionale e tutti i dirigenti e gli iscritti della Camera del Lavoro di Cosenza esprimono profondo dolore per la perdita di un compagno e di un dirigente che lascia un vuoto incolmabile. In questo difficile momento, la Cgil tutta si stringe in un abbraccio affettuoso alla famiglia del caro Giovanni. La camera ardente sarà allestita domani mattina 31 marzo, dalle ore 10 alle ore 12.30 nella Camera del Lavoro di Cosenza di piazza Vittoria, 7, presso la Villa Nuova. I funerali avranno luogo alle ore 15 nella chiesa del Beato Angelo di Acri.  Ma chi era Giovanni Donato? Nasce ad Acri il 25 gennaio del ’62. Dopo gli studi di giurisprudenza a Napoli, inizia una promettente carriera da avvocato. Ma la passione per il sindacato lo porta a fare una scelta di vita, a dedicarsi a tempo pieno ai lavoratori e alla Cgil. Le prime esperienze da dirigente le matura a cavallo degli anni ’80 e ’90 nella Camera del Lavoro di Acri, della quale assume ben presto la guida. Nella sua terra d’origine combatte e vince una serie di battaglie, soprattutto al fianco dei forestali. A settembre del 2000 viene eletto segretario generale della Flai Cgil di Cosenza. A fine 2008, i circa 1500 lavoratori dell’ex fondo sollievo e i lavoratori dell’Arssa, guidati da Donato, occupano il consiglio regionale. L’anno successivo la Cgil raccoglie i frutti di questa lunga e intensa battaglia: questi lavoratori precari vengono finalmente stabilizzati. Il 2009 Donato diventa segretario generale della Cgil di Cosenza. La sua segreteria si caratterizza per l’attenzione dedicata, naturalmente, ai temi del lavoro, ma anche alla difesa del territorio e dei beni comuni. In un periodo storico connotato da una profonda crisi economica, la Cgil di Cosenza e i lavoratori scendono più volte in piazza per chiedere una diversa politica di sviluppo del territorio, più attenta ai bisogni della gente. E proprio per rispondere ai bisogni sempre crescenti soprattutto dei più deboli Donato promuove l’apertura di un ambulatorio medico per i migranti e i meno abbienti, un’iniziativa unica nel suo genere. Profondamente convinto della centralità della cultura per il progresso del tessuto economico-sociale, Donato avvia, inoltre, una serie di importanti iniziative, a partire dalla rassegna “La Cultura accanto” e dalla Festa di Liberetà. Durante il suo mandato, nel 2013, la Camera del Lavoro di Cosenza taglia il prestigioso traguardo dei cento anni dalla fondazione. Un traguardo celebrato con iniziative, dibattiti, mostre e pubblicazioni. Per l’occasione, Donato riporta la Cgil in piazza per festeggiare il Primo Maggio. Il 6 marzo del 2014 Donato viene rieletto alla carica di segretario generale della Cgil di Cosenza. Tre i punti principali che Donato mette in campo: il referendum per l’area urbana cosentina, un piano straordinario del lavoro per le aree interne e una serie di proposte su legalità e mercato del lavoro. La Cgil di Cosenza rafforza anche i legami con la Camere del Lavoro del resto d’Italia. Il 16 ottobre del 2014, infatti, Cosenza ospita Susanna Camusso per un’iniziativa congiunta tra Cgil Calabria e Cgil Lombardia proprio su lavoro e legalità. La centralità della lotta alla criminalità e al malaffare, per una differente idea di crescita che parta dalle bellezze e dalle eccellenze della regione, sono alla base della pubblicazione del libro fotografico, a cura di Francesco Arena, “La Calabria in bianco e nero”, presentato a Cosenza il 13 novembre del 2014 e  un paio di settimane dopo ad Acri, per quella che resta l’ultima uscita pubblica di Giovanni Donato.  

 

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