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Assenteismo ASP
chiuse indagini
32 indagati

Chiusura delle indagini per 32 furbetti del cartellino, ovvero l’inchiesta sull’assenteismo all’ASP e all’AO di Cosenza. Decisive le immagini le immagini che rivelano il vizietto di decine tra dirigenti e dipendenti che avrebbero sottratto del tempo dal proprio orario di lavoro per dedicarsi ad altre attività. Come l'acquisto di un capo di abbigliamento, il prelievo di denaro da un istituto bancario, un pieno di benzina, una pausa presso la propria abitazione o semplicemente la spesa al supermercato. In alcuni casi i presunti dipendenti infedeli avrebbero persino incassato degli emolumenti per straordinari non effettuati. In un altro caso due degli indagati sono stati  immortalati mentre forzavano un distributore di bevande nel reparto di gastroenterologia dell'Annunziata per sottrarre le monete dalla cassa. Il sistema è quello collaudato, visto e rivisto in decine di casi analoghi in tutta Italia. Si arriva all'orario prestabilito, si registra la propria presenza attraverso il lettore badge e poi ci si allontana dal luogo di lavoro per qualche minuto o addirittura ore non sapendo di essere controllati. Le attività di indagine risalgono a circa due anni fa. Nel mirino della Procura di Cosenza guidata da Dario Granieri e dei pm Antonio Tridico e Domenico Assumma che hanno coordinato le indagini, sono finite diverse strutture dell’A.S.P dal consultorio familiare, all'ufficio vaccinazioni, dal ufficio relazioni con il pubblico all'ufficio risorse umane fino all'ospedale dell'Annunziata. Comportamenti che avrebbero indotto in errore l'amministrazione sanitaria e procurato un profitto indebito diretto o indiretto agli indagati.

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