E’ arrivato a stretto giro di posta il chiarimento del Dipartimento alla Salute sulla non corrispondenza del numero di posti letto nell’azienda ospedaliera di Cosenza, ufficialmente 651, anche se facendo esattamente i calcoli per singole unità si arriva a 706. La regione ha precisato che i 55 posti in più in effetti sarebbero posti tecnici, non calcolati nel totale, ma previsti. Si tratta ad esempio dei posti di dialisi, neonatologia, OBI. Insomma posti letto che vengono occupati a rotazione e non stabilmente. Precisazione che da modo di comprendere meglio la nuova organizzazione della rete ospedaliera varata dal commissario Scura che, comunque, continua a non piacere a molti a cominciare dalla stessa maggioranza in consiglio regionale che prende le distanze dal commissario. Commento tranchant da Giuseppe Aieta , consigliere regionale del PD, che parla di un esordio assolutamente negativo di Scura e Urbani. “Non vi sono elementi di discontinuità con le gestioni precedenti che hanno distrutto i livelli minimi di assistenza, anzi – incalza Aieta – mi sembra che gli elementi integrativi siano peggiori. Oliverio aggiunge, e qui ovviamente l’intento è tutto politico, saprà reagire con la risolutezza che gli è riconosciuta”. Insomma, a quanto pare la gestione della sanità calabrese rimane ancorata a quelle logiche che negli anni scorsi e non solo hanno di fatto inferto colpi durissimi alle prestazioni, ai servizi facendo aumentare il dramma dell’emigrazione sanitaria che toglie risorse alla sanità calabrese e arricchisce quella delle altre regioni. Una incongruenza che nessuno riesce a comprendere.
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