l sold out della commedia di Vincenzo Salemme “L'amico del cuore”, con un esplosivo Biagio Izzo, chiude in bellezza il cartellone “Rendano in prosa”. Ieri sera, sul palco del Rendano lunghi applausi e risate a scena aperta per l'ultimo appuntamento della kermesse. Gran finale, dunque di un cartellone che per quasi quattro mesi ha accompagnato il pubblico con 13 appuntamenti di grande qualità. Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza. Sul palco del Teatro A. Rendano 13 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi” e “GF Management”. Ad annunciare al pubblico il nuovo cartellone 2015/2016: l’assessore allo spettacolo Rosaria Succurro; il dirigente del Teatro Rendano, Luigi Bilotto; il dir. art. di “Musica e Musica” Enzo Noce; il Pres. Dell’ass. “Le Pleiadi” Giuseppe Citrigno e Gianlugi Fabiano della “GF Management”. “Una formula vincente che ha registrato sold out per tutti gli appuntamenti – spiega l’assessore Succurro - Si riconferma la virtuosa sinergia pubblico-privato avviata già nella precedente stagione Teatro di primavera, consolidata quest'anno con Rendano in prosa. – e aggiunge - grazie all'entusiasmo agli imprenditori del territorio e all'affetto del pubblico siamo riusciti a regalare alla città tredici appuntamenti di altissimo valore artistico”. “ Una strada – affermano gli organizzatori - che sta dando ottimi risultati grazie alla sensibilità dell'amministrazione comunale di Cosenza del Sindaco, Mario Occhiuto, al pubblico e agli abbonati che ci hanno seguito con entusiasmo. – e concludono – siamo già pronti per la prossima edizione con un cartellone ricco di novità e con grandi nomi del panorama nazionale”.Ieri sera, dunque, il gran finale del cartellone “Rendano in prosa”, evento promosso dall’amministrazione comunale e ideato da: Enzo Noce direttore artistico di “Musica & Musica”, dal Presidente dell’Associazione culturale “Le Pleiadi” Giuseppe Citrigno e da Gianluigi Fabiano della “GF Management” con la collaborazione di altri operatori dello spettacolo del territorio. “L’amico del cuore” è una commedia che Salemme scrisse nel 1991, modificò in due atti nel 1995, e diventata, poi un film nel 2008. Ora, affidata alla comicità esplosiva di Biagio Izzo. Ipocrisia, invidia e provincialismo sono i crudeli ingredienti di uno spettacolo esilarante.Roberto Cordova deve subire un trapianto cardiaco con poche probabilità di sopravvivenza. Un’occasione di rivalsa nei riguardi dell’amico più fortunato, l’amico del cuore, Michelino (interpretato da Biagio Izzo), che ai suoi occhi appare un uomo di successo per di più sposato con una donna bellissima. Quale occasione migliore quindi per vendicarsi di quell’amico che si dice uomo aperto e democratico, quell’uomo che giudica la gelosia un sentimento barbarico, quale occasione migliore per dimostrare che le sue sono soltanto chiacchiere. chiedere, come ultimo desiderio, di andare a letto con sua moglie? Il fulcro attorno al quale gira tutta la performance è l’ipocrisia di Michelino, l’amico buono dello sventurato Roberto Cordova. Spesso si indossa il vestito dell’ipocrisia pur di ricoprire un ruolo apparentemente di spessore all’interno della società. Senza sapere che nel salvaguardare quell’apparenza di cui tanto si va fieri si può anche arrivare alla distruzione della propria felicità. Mantenere la facciata del buono amico, del marito devoto e comprensivo, porta il povero Michelino in uno stato di sofferenza che sfocia in uno shock confusionale, abilmente drammatizzato in scena da Biagio Izzo. Lui, uomo moderno, che aveva nascosto tutte le sue debolezze dietro la costruzione di un alter ego evoluto, democratico, e sprezzante di ogni forma di gelosia, è costretto a gettare la maschera quando la moglie accetta di andare a letto con l’amico. Nonostante il dubbio emergente, se il vero amico è colui che chiede o colui che non chiede, l’incapacità di ribellarsi al dolore interiore prende il sopravvento su Michelino, il quale supera il momento infelice, perdona tutti, e riprende a occupare il ruolo comodo di un tempo. Passano i mesi, si avvicina il Santo Natale, Frida è in dolce attesa da sette mesi. Roberto, sopravvissuto al trapianto, fa ritorno dagli Stati Uniti appena scopre dell’arrivo del bambino poiché, molto probabilmente, è figlio suo dal momento che Michelino soffre di una forma acuta di sterilità, mai comunicato alla moglie. Ma, quando tutti ormai sono convinti che la verità è una sola, arriva la ginecologa di Frida a ingarbugliare la matassa con l’annunciazione: il bebè nascerà un mese prima della data stimata, un errore di calcolo corretto con gli esiti dell’esame HGC. Di chi sarà figlio il bambino tanto voluto da Frida Michelino non lo saprà mai, ma l’angosciosa esistenza generata dal trascinarsi dietro una vita bella come una favola è il prezzo da pagare.
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