Educare i ragazzi fin dalla tenera età al rispetto, rispetto per tutti, rispetto di genere perché la violenza sulle donne è diventata ormai una emergenza. Questo il filo conduttore del progetto ‘Sangue Rosa’ promosso dall’Animed, l’associazione presieduta da Cinzia Falcone, per dare un contributo concreto alla cultura della legalità partendo dal riconoscimento dell’altro come persona. Circa 60 mila gli studenti del cosentino coinvolti. Di grande valenza i lavori prodotti e l’attività svolta in sinergia con le varie componenti sociali e istituzionali. Alla manifestazione conclusiva presso l’auditorium Guarasci di Cosenza un confronto a più voci tra esperti e rappresentanti istituzionali: il prefetto Gianfranco Tomao, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri col. Giuseppe Brancati, il provveditore agli studi Luciano Greco, il direttore del Centro di Investigazioni Scientifiche, il criminalista Luca Chianelli e l’assessore al comune di Cosenza Loredana Pastore. Ognuno ha tratteggiato un messaggio sul come riconoscere i campanelli d’allarme e sulle precauzioni da assumere, su come il rispetto sia fondamentale e vada insegnato in famiglia, nelle scuole e nelle altre agenzie sociali e culturali. Piacevole intermezzo musicale con Alessia Labate la giovane cantante cosentina reduce da The Voice e poi la cerimonia di premiazione delle tre scuole vincitrici: il liceo artistico di Rossano con una tela, l’istituto Canotti-Bianco di Cassano con un cortometraggio e l’Itis Siciliano di Bisignano con una poesia.
Caricamento commenti
Commenta la notizia