Sin dal momento del suo clamoroso arresto nel gennaio del 2006 ha proclamato, urlato la sua innocenza. Ora a distanza di quasi 10 anni quella verità è stata riconosciuta anche a livello giudiziario. Padre Fedele e' stato assolto perchè il fatto non sussiste dalla Corte d'Appello di Catanzaro dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di una suora che per un periodo aveva lavorato all'Oasi francescana di Cosenza realizzata da Padre Fedele. In precedenza, era stato condannato a nove anni e tre mesi dalla stessa Corte ma poi la Cassazione aveva annullato la sentenza con rinvio. Il segretario di padre Fedele, Antonio Gaudio, e' stato invece condannato a tre anni e quattro mesi di carcere per una violenza su una ospite dell'Oasi e assolto per l'accusa di violenza sulla suora perchè il fatto non sussiste. IL frate raggiunto telefonicamente dall'AGI si è detto commosso e soddisfatto per una sentenza che ha fatto giustizia. "Sono ampiamente soddisfatto del risultato, frutto di un lavoro durato 10 anni. Ringraziamo tutto lo studio e la Andrea Felci investigazioni che ha collaborato con noi". Ha detto l'avvocato Eugenio Bisceglia, difensore di Padre Fedele insieme all'avvocato Franz Caruso. Un vero e proprio calvario quello di Padre Fedele, conosciuto a livello nazionale e internazionale per aver realizzato, grazie al supporto degli ultras del Cosenza, di cui è sempre stato leader, e di tanti benefattori, una delle più moderne e accoglienti strutture per ospitare i poveri e gli emarginati, dotata anche di ambulatori medici, causa - secondo lui - del 'complotto' ordito per sottrarglielo. Ma a pesare sul frate, non solo il carcere, non solo l'allontanamento dall'Oasi, non solo il linciaggio mediatico, quanto la sospensione a divinis. In tutti questi anni ha chiesto ripetutamente al vescovo di Cosenza e ultimamente anche al Papa di essere riammesso alla celebrazione della messa e dei sacramenti, l'unica cosa che gli interessava veramente. Padre Fedele, prete estroso, fuori dai canoni tradizionali, che ha provato a convertire anche una pornostar, che ha realizzato case d'accoglienza in Africa dove lavora come medico per aiutare i poveri, ha sempre rivendicato la sua fede genuina, incrollabile. Ora la Corte d'appello ha riconosciuto che le accuse mosse da suor Tania erano evidentemente infondate. La religiosa tra l'altro aveva denunciato altri presunti abusi in varie parti d'Italia e anche a Cosenza (oltre a Padre Fedele tre romeni, assolti) ritenuti inattendibili.
Caricamento commenti
Commenta la notizia