Dopo le proteste nel centro storico di Cosenza per la mancata rimozione dei calcinacci dopo il crollo in via Bombini, il Servizio di Protezione Civile di Palazzo dei Bruzi precisa che : dopo il crollo il comune ha immediatamente avviato una prima fase di somma urgenza, destinata ad eliminare i pericoli di ulteriori crolli nell’area. Questa fase è iniziata il 30 maggio e si doveva ultimare nella giornata del 16 luglio con la segregazione dell’area, di fatto impedita dalle proteste di alcuni cittadini residenti. Come è noto a tutti, in particolar modo ai residenti della zona, l’Amministrazione è intervenuta immediatamente per risolvere le criticità derivanti dall’avvenuto crollo, predisponendo l’immediato intervento di messa in sicurezza e continuando nei giorni a seguire, anche di sabato e domenica, i lavori necessari per eliminare il pericolo, lavori che sono stati eseguiti tutti rigorosamente a mano, allo scopo di garantire la sicurezza dei lavoratori e degli edifici circostanti. La seconda fase, già in corso, prevede la predisposizione di tutti gli atti necessari alla rimozione delle macerie che non presentano caratteristiche tali da necessitare di interventi di somma urgenza. Relativamente alle presunte dichiarazioni del Sindaco circa l’impossibilità di bonificare il sito, perché sequestrato, si smentisce categoricamente che il primo cittadino abbia mai rilasciato tale dichiarazione”.
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