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Noi con Salvini
boccia soluzione

Gli unici a non plaudire alla soluzione della vertenza degli LSU-LPU calabresi, gli esponenti regionali del movimento ‘Noi Con Salvini’. In una dura nota il coordinatore regionale Domenico Furgiule bolla il provvedimento del governo come “ assistenzialismo puro! Così come avvenuto con i 500 milioni di euro che sono stati erogati per coprire il buco di bilancio della regione Sicilia, Renzi – si legge nella nota -  corre in soccorso dei suoi sodali calabresi con l'ennesimo atto da Prima Repubblica,  caldeggiato dal Presidente Oliverio, dal PD e benedetto da partiti filogovernativi come il NuovoCentrodestra di Alfano. Grazie a questo provvedimento blindato a colpi di  “fiducia", la Regione Calabria provvederà alla copertura finanziaria di tale stabilizzazione "caricando" l'impegno di 38 milioni di euro del bilancio regionale sulle spalle di quei contribuenti calabresi, che oltre ad avere la "fortuna" di vivere in una realtà nella quale non si riesce a quantificare il debito sanitario regionale, vedranno in tasca le mani del governo mentre si appresta a compiere l'ennesimo capolavoro volto a realizzare opportunità occupazionale improduttiva e  debito per l’intera comunità calabra. Prassi storica e consolidata quella di creare lavoro “improduttivo”, basti pensare al numero dei forestali di Calabria, il doppio dei "ranger canadesi". Un mestiere diffuso soprattutto nella città di San Giovanni in Fiore, residenza di Oliverio e in cui il Pd nelle recenti elezioni amministrative ha vinto con il 90% dei consensi! In questo senso, mentre è comprensibile l’esultanza del centrosinistra, non è condivisibile il tacito assenso del centrodestra che, tutto assorto in beghe interne e blanda opposizione, non si rende conto che il danno cagionato alle nuove generazioni. Premesso che il movimento “Noi con Salvini” esprime solidarietà ai lavoratori Lsu-Lpu, in quanto donne e uomini ricattati storicamente dalla politica come bacino elettorale e usati dai sindacati per potenziare posizioni personali, non è questo che immaginiamo per uno sviluppo vero e credibile della Calabria. Avremmo preferito che questi milioni fossero stati impiegati per favorire iniziative di carattere imprenditoriale, volto ad incentivare la realizzazione di attività capaci di creare sviluppo e dunque lavoro "produttivo”, al contrario così facendo si addormentano le menti e si  compromettono voglia di riscatto e aspettative di crescita per le nuove generazioni”.

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