Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ribalta nazionale
per Unione Ciechi

Ha suscitato grande interesse anche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, settore di protezione civile, il progetto " NOI LO FACCIAMO! E TU?"che si è concluso in Sila. Nel magnifico scenario naturale di Croce di Magara, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, 35 non vedenti, ipovedenti insieme alle loro famiglie, sono stati i primi in Italia a sperimentare i protocolli di campi attrezzati di protezione civile in tenda. Due settimane intense con corsi di sopravvivenza, di orientamento, di soccorso, di formazione delle famiglie e dei non vedenti nell'utilizzo delle tecniche di protezione civile in caso di calamità naturali. Il progetto, finanziato dall'I.Ri.Fo.R, si è svolto con l'apporto e la collaborazione dell'Unione Ciechi di Cosenza,  delle Associazioni di protezione civile Avas e SAM e del 118 dell'Asp di Cosenza. "E' un progetto- ha sottolineato il presidente dell'Unione Ciechi di Cosenza, Pino Bilotti - che nasce con l'intento  di studiare e integrare il sociale con il territorio. Un efficace strumento per l'attuazione dell'autonomia della persona. Nell'attività di identificazione degli spazi  prestabiliti, la realizzazione  del progetto "Noi lo facciamo! E tu?,  è  risultato di alto contenuto normativo e procedurale,   integrandosi a pieno titolo ad un "Piano di gestione innovativo ed efficace" di organizzazione di protezione civile, fatto di: tende, percorsi tattili, mezzi speciali e strumentazioni di soccorso e di primo intervento. Si è inteso così attivare- continua il Presidente Bilotti-   una metodologia in grado di soddisfare la richiesta di nuove modalità di erogazione di "servizi", in un contesto in cui sia centrale la partecipazione degli utenti non solo nel definire i loro bisogni, ma anche e soprattutto nel riconoscimento del ruolo che essi possono avere come soggetti attivi, piuttosto che come fruitori passivi di benefici e servizi in ambiti inusuali." Grande entusiasmo tra i partecipanti che  hanno avuto la possibilita' di conoscere i mezzi e le metodologie di soccorso e di primo intervento. Il progetto, per la sua particolarità e innovazione ha suscitato grande interesse da parte del Ministero. Non si esclude che la sperimentazione avviata in Calabria possa estendersi anche in altre regioni italiane.

 

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia