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Auteri all'attacco
'basta polemiche
pretestuose'

Sale la tensione nella sanità cosentina. A fronte di notizie, commenti, illazioni, polemiche spesso strumentali, il commissario straordinario dell'azienda ospedaliera di Cosenza, Willuam Auteri, ha preso carta e penna e precisato: "E' evidente a tutti la complessa situazione venutasi a determinare tra organi regionali e struttura commissariale ma, volendo dare un giudizio squisitamente ed esclusivamente tecnico, ritengo che non corrisponda - si legge nella nota -  al vero affermare che, una volta realizzatosi il piano delle assunzioni, che dovrebbe essere ratificato (e qui è d'obbligo un sano gesto apotropaico) con apposito decreto lunedì prossimo, la situazione in ospedale rimarrà esattamente la stessa (anzi, con i problemi di sempre).Ricordo come i ns rappresentanti sindacali siano stati in prima linea ad urlare l'agonia in cui versa il ns presidio ospedaliero ricorrendo a tutti i mezzi a loro disposizione, comunicati stampa, trasmissioni televisive, infuocate riunioni sindacali, convegni scientifici e non e, fatto veramente unico, uno sciopero generale di tutto il personale ospedaliero, per ribadire con forza l'assoluta necessità di immediate assunzioni ma soprattutto la soluzione della criticità più dolorosa e iniqua, "la questione morale" della stabilizzazione dei nostri precari (medici e "non").Bene: se il piano dovesse essere autorizzato uno degli obiettivi è raggiunto: TUTTI, anzi per essere precisi, visti i tempi che corrono, il 95% dei precari MEDICI saranno STABILIZZATI. Tutte le figure mediche richieste con il criterio di "assoluta priorità" sono state approvate per cui, fatto salvo i 33 precari stabilizzati, i 35 nuovi medici che "forse arriveranno" sicuramente potranno migliorare l’operatività dell’ospedale (badi bene, non si parla di normalizzazione, dalla quale siamo ancora ben lontani!!); infatti, i 35 nuovi medici, sommati ai 16 medici assunti grazie al decreto 17 (quello inerente l'area dell'emergenza-urgenza) fanno un totale di 51 medici e con tale numero di forze nuove alcuni reparti completeranno del tutto o quasi del tutto la propria pianta organica (tipo ematologia, pediatria, chirurgia pediatrica, neurologia, ortopedia, gastroenterologia) mentre altri comunque si rimpingueranno come non avviene da almeno 10 anni, tranne poche eccezioni. E' stato anche sommessamente dichiarato che alla fine potrebbe non esserci un reale potenziamento degli organici in quanto i posti messi a concorso rischiano di essere occupati dagli stessi precari. Questo non è assolutamente vero, in quanto il numero del personale richiesto è esattamente il doppio rispetto ai precari presenti nelle diverse UOC proprio per evitare interferenze di questo tipo (si è garantito ai precari la riserva del 50% dei posti messi a concorso).Poi un altro elemento importante che non è stato sufficientemente sottolineato è la possibilità, finalmente, di potere creare graduatorie interne di tutte le specializzazioni coinvolte nel piano, da utilizzare al momento del bisogno, senza dovere elemosinare le graduatorie altrui, evitando giuste e comprensibili rivendicazioni.Diverso è il discorso per il personale infermieristico e OSS: come ho già scritto in una nota interna, l'immediata stabilizzazione del personale precario è resa più complessa per un duplice motivo: primo, la criticabilissima decisione (ma, credo, che questa disposizione nasca dall'ultimo incontro ministeriale ex tavolo Massicci) di bandire un unico concorso regionale per l'assunzione di 150 infermieri ed altrettanti OSS. Secondo, la presenza di dati che dimostrerebbero un notevole esubero di personale infermieristico e OSS nelle aziende provinciali (tant'è che ad esse il commissario ad acta ha azzerato o ridotto di molto le richieste inerenti tali figure). Per l'A.O. di Cosenza la proposta commissariale iniziale per queste figure, proprio per i motivi suddetti, era eguale a zero. Dopo una accesa trattativa si è riusciti a passare da zero a 40 infermeri e da zero a 24OSS considerata l'evoluzione della vicenda, la giusta prospettiva interpretativa non è quella di avere perso il 60% dei posti richiesti bensì quella di averne strappato il 40%. Il Commissario ha compreso la necessità di anticipare, sia pure con numeri più ridotti rispetto alla proposta aziendale, le assunzioni richieste ma, cosa importantissima, stabilendo che si dovranno inserire tutte le altre figure non rientranti in questa prima tranche, nel piano delle assunzioni 2016. Quindi, pur in presenza di un prossimo concorso regionale, l'azienda potrà anticipare i tempi, gestendo in proprio una parte non indifferente di questi concorsi e, anche in questo caso, con il vantaggio enorme di potere finalmente creare graduatorie proprie.Infine una riflessione personale: avrei piacere che persone che vivono le nostre difficoltà quotidiane, quindi tecnici e quindi fuori da qualsiasi possibile logica politica, fossero più ponderate nelle dichiarazioni riguardanti il ns ospedale anche per una sorta di rispetto nei confronti del lavoro di tantissime persone (direzione strategica, collegio di direzione, intersindacale medica, personale amministrativo) che in questi mesi si sono impegnati strenuamente per preparare una straccio di documento che consentisse finalmente di forzare una porta tenuta sbarrata per anni. E’ ovvio che i problemi ci sono e sono tanti, ma quale imbecille può mai pensare che tutto si possa risolvere in un giorno!; è chiaro che sarebbe stato meglio se.....bla…….blabla…..blabla......però “queste erano le carte sul tavolo e con queste carte si è dovuto giocare”.

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