Tutto come previsto. La festa regionale dell’Unità, location la città dei bruzi, è partita e fino al 20 settembre, la villa vecchia sarà un crocevia di personaggi e iniziative. Ovviamente l’attesa era tutta per il sottosegretario alla presidenza, Luca Lotti, il giovane numero due del premier Renzi che conta, eccome conta, nel partito e nel governo venuto qui per mettere in chiaro alcune questioni, la vicinanza del governo alla Calabria e del PD nazionale al territorio calabrese. Prima dell’arrivo di Lotti, scortatissimo da Stefania Covello ed Ernesto Magorno, l’attesa si consuma tra cordialità, baci abbracci, conciliaboli. Ci sono tutti vecchi e nuovi big del PD, chi più in auge, chi più defilato. Non mancano anche gli esponenti degli altri partiti di centrosinistra, ovviamente il tema più gettonato, in questi sussurrii, le problematiche del governo regionale, ma soprattutto le prossime amministrative di Cosenza. Pacche e sorrisi a tal proposito anche fra, ad esempio, Carlo Guccione, potenziale candidato a sindaco, e Giacomo Mancini, la sua vicinanza al PD ormai si rinsalda di giorno in giorno, qualcuno lo vedrebbe anche come potenziale candidato a primo cittadino. Guccione mette il paravento delle primarie, Già le primarie. Lotti, spinge sull’autonomia locale, sulle scelte del territorio, pur sapendo che devono incastrarsi con gli equilibri interni a livello centrale. Comunque il messaggio è stato chiaro: operatività e coesione. Di sicuro dal sottosegretario ci si aspettava un giudizio sul governo regionale, ed lui non si è tirato indietro: ‘ Noi siamo vicini, ma bisogna fare di più, uscire dall’empasse’. Il sottosegretario ha evidenziato anche i ‘suggerimenti’ tra virgolette, ricevuti dal nuovo presidente della conferenza episcopale Calabra, Bertolone per il governo regionale. La chiesa ha sempre un forte peso!
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