Gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza, hanno eseguito 14 misure cautelari dopo un'intensa attività d'indagine. L'accusa per le persone finite in manette è di associazione a delinquere e spaccio di sostanza stupefacente. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il gruppo finito nei guai sarebbe ricollegabile al clan degli zingari. Le indagini sono state coordinate dapprima dalla Procura della Repubblica di Cosenza e, successivamente, per competenza, dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro."L’attività associativa e di spaccio- secondo quanto reso noto dalla polizia- era concentrata prevalentemente nel centro storico di Cosenza, dove le persone fermate detenevano il monopolio delle attività illecite, rifornendo quotidianamente persone dedite al consumo ed allo spaccio delle sostanze vietate". Dalle attività d’indagine, durate quasi un anno, è emerso che l’organizzazione deteneva anche armi. L’operazione scattata all'alba di oggi ha impegnato più di 120 unità della Polizia di Stato, tra personale della Questura di Cosenza, della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale”, oltre all’elicottero del reparto Volo di Reggio Calabria, tutte impiegate per eseguire le misure cautelari e le perquisizioni disposte dalla DDA di Catanzaro.Le 14 misure cautelari personali restrittive, riguardano: Abbruzzese Celestino di anni 39;Palmieri Anna, di anni 35, Paura Marco, di anni 27, Mollo Ester, di anni 29, Esposito Fortunato Gianluca, di anni 31; Aloise Giovanni, di anni 28, Perri Giuseppina, di anni 44 (arresti domiciliari); Noblea Francesco, di anni 22; De Rose Vincenzo, di anni 31; Gamba Francesco, di anni 47; Mazzei Francesco, di anni 21; Branca Michele Francesco, di anni 25 (arresti domiciliari); Perri Candido, di anni 49. Ulteriore misura restrittiva è stata eseguita nel Comune di Roma nei confronti di Zicaro Amos di anni 26, rintracciato presso l’abitazione della madre a cura della locale Squadra Mobile. Sono stati, inoltre, eseguiti decreti di perquisizione, emessi dalla Direzione Distrettuale di Catanzaro, nei confronti di ulteriori persone indagate nell’ambito dello stesso procedimento penale, con esito negativo.
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