Il nuovo ospedale di Cosenza si farà. Ad assicurarlo il governatore Oliverio, lo aveva già annunciato, ma ora è passato alle vie operative. Dopo un vertice con il commissario dell’azienda ospedaliera dell’Annunziata Achille Gentile, i responsabili dei dipartimenti Infrastrutture e Tutela alla Salute, è stato deciso di partire con lo studio di fattibilità. Studio propedeutico all’appalto che darà redatto internamente dai tecnici dell’ospedale e della regione. E cosi, stroncate tutte le polemiche, proposte di ristrutturazione, ampliamento del presidio dell’ospedale civile stretto nel centro urbano, con ali completamente da rifare vista la vetustità. Il principale ospedale della provincia di Cosenza, la più vasta della regione, è oggi arrivato al collasso, angusto, fatiscente, insufficiente, inidoneo alle prestazioni e servizi richiesti. Inutile sprecare risorse in progetti di ammodernamento che avrebbero il solo compito di rattoppare lasciando inalterati i limiti oggettivi di accoglienza e fruibilità secondo i criteri che informano la sanità moderna. Ma dove dovrebbe nascere il nuovo presidio ospedaliero. Il governatore non ha dubbi, la location migliore con buona pace del sindaco occhiuto che avrebbe preferito un intervento sulla struttura esistente, sarebbe l’area di Vaglio Lise, un’ottima occasione di rilancio dell’area, facilmente accessibile. Requisiti indispensabili per un hub che accoglie migliaia di pazienti dalla provincia e dall’intera regione. Il progetto è ambizioso, utile. Ma le risorse? Niente paura ci sono, pensate un po’ , delle risorse disponibili dalla finanziaria del lontano 1988, per gli investimenti sanitari, la famosa legge
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