Quaranta operai di Calabria Verde impiegati questa mattina nelle ricerche di Brumella Guagliani, la 54enne scomparsa sabato scorso in Sila. La montagna setacciata palmo a palmo,ma della donna al momento nessuna traccia. L'ispettore Carmine Greco del Corpo Forestale dello Stato dà le indicazioni "perlustrazione a tappeto" che vuol dire "eliminare ogni dubbio, controllare ogni felce" "potrebbe essere caduta in un dirupo, bisogna verificare e ricontrollare non lasciare nulla di intentato". Le auto in fila sulla strada che collega Longobucco a Bocchigliero , siamo nel cosentino, ci sono i vigili del fuoco, i carabinieri, la forestale, i sanitari del 118, la protezione civile, il soccorso alpino, gli amici e il cognato, Nello Castellano. E' in auto, il giubbotto pesante e gli occhi gonfi, la barba lunga. Brunella era con lui sabato mattina, erano andati insieme a cercare funghi. Ripercorre quel sentiero parallelo alla strada "l'ho lasciata qui- spiega- mi sono allontanato e non l'ho più trovata" " Indossava una camicia leggera, i pantaloni, portava gli occhiali, aveva con sè il bastone, il paniere, un coltello da cucina. Come ha fatto a perdere l'orientamento? Che cosa è successo? Non lo so. Siamo cattolici, Mi affido a Dio". La zona sorvolata dagli elicotteri con telecamera a rilevazione termica e dai cani molecolari, quattro giorni e quattro notti negli anfratti del bosco insidioso, di Brunella però nessuna traccia. I cani si fermano tutti nello stesso punto dove Nello dice di averla lasciata. "La situazione è complessa - conferma Luca Franzese Responsabile regionale del soccorso alpino- non abbiamo indizi e la signora non è collaborativa" che vuol dire "non è uscita in strada , non ha bussato ad una fattoria""continueremo a cercare soprattutto di giorno". Resta il mistero di una donna con una vita normale, conosciuta in città, impegnata nel sociale e nella chiesa, una donna brillante e solare, coraggiosa ed in buona salute che è sparita nel nulla in un sabato d'autunno.
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