Sono state accolte le costituzioni di aprte civile della Presidenza del Consiglio della Federazione Antiracket italiana) , dell'Associaizone Antiracket "Lucio Ferrami" di Cosenza e di quattro imprenditori , di cui due soci dell'antiracket del capoluogo bruzio, nelcorso dell'udienza preliminare Rango Zingari che vede alla sbarra 47 presunti affiliati della cosca cosentina che si è svolta il 7 ottobre presso il tribunale di Catanzaro. Il processo Rango Zingari che nasce da due distinte operazioni condotte dalla Dda il 27 novembre 2014 e il 12 maggio 2015 vede a carico dell'accusa l'associaizone a delinquere di stampo mafioso per 23 persone, l'estorsione, il traffico di droga e, inoltre, l'omicidio e l'occultamento del cadavere di Luca Bruni , scomparso a gennaio del 2012. " Un'operazione radicale- dichiara la referente per la Calabria delle Associaizoni antiracket, Maria Teresa Morano- che denota platealmente l'incalzare delle cosche sul territorio. La presenza di un'associazione antiracket, a Cosenza è un segnale di sostegno ed una garanzia per coloro che decidono di denunciare"