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Situazione drammatica
nel cosentino pochi
uomini e mezzi

Duro j'accuse della UIL sulle condizioni di difficoltà in cui sono lasciati i Vigili del Fuoco di Cosenza: "Sono mesi che chiediamo il potenziamento del servizio di soccorso nella provincia di Cosenza,dove i Vigili del Fuoco sono un terzo di quanti dovrebbero essere secondo i parametri adottatinelle altre province e nel resto d’Italia, infatti, nella provincia di Cosenza abbiamo 1 pompiereogni 3300 abitanti mentre nel resto della regione e d’Italia ce ne è uno ogni 1100. Sono mesi chechiediamo l’attivazione di due nuove caserme, a San Giovanni in Fiore ed a Corigliano, ma oggi,mentre ancora aspettiamo invano le risorse aggiuntive le cose vanno di male in peggio. Lastagione estiva ha dato il colpo di grazia alle autopompe che dopo 20 anni di onorato serviziosono arrivate al capolinea, con il risultato che non abbiamo neanche i mezzi per utilizzare i giàpochi pompieri presenti in provincia. Quest’estate diverse volte sui giornali si è letto di ritardinei soccorsi per grandi incendi che hanno minacciato interi comuni. Per l’alluvione di Rossano icittadini hanno dovuto attendere l’arrivo dei soccorsi dal Lazio e dalla Campania. Normalmentein emergenze simili i cittadini possono contare immediatamente sul raddoppio del dispositivo disoccorso con i Vigili del fuoco della provincia ma, purtroppo, qui da noi, non è stato possibileperché non c’erano automezzi sufficienti, mentre i cittadini aspettavano i soccorsi sommersi dalfango. Ma non basta, i vigili del fuoco sono rimasti vittima anche della spendingreview,neigiorni scorsi, infatti, per le operazioni di ricerca di una donna dispersa a Longobucco, i Vigilidel Fuoco sono stati costretti a portarsi le necessarie attrezzature da casa! Non è accettabile cheuna persona rimanga dispersa, nella Sila, per 5 giorni a rischio della vita; queste sono cose chenon devono più accadere. E’ umiliante per dei Vigili del Fuoco correre in soccorso dellapopolazione con mezzi fatiscenti e senza risorse ma è inaccettabile per i cittadini ricevere questotrattamento dallo Stato. Per questi motivi è organizzata una manifestazione che si terrà sabato17 ottobre alle 10:00 in piazza XI settembre, alla quale invitiamo le autorità religiose, i cittadini,i sindaci, il presidente Oliverio, il presidente Occhiuto, gli ordini professionali, i gruppi divolontari ed ogni esponente della classe politica della nostra provincia. Questa è l’occasionegiusta per far sentire la voce della nostra società civile, i cittadini facciano sentire la propriavoce prima che il governo metta una tassa anche sul malcontento.

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