‘Amo Cosenza’, non uno slogan, ma il nome di una lista e, soprattutto, una delle sfide più importanti per il manager dei VIP Lucio Presta, cosentino d’origine, da sempre legato alla sua terrà, alla sua città, e che stamani nel corso di una conferenza stampa ha ufficializzato l’idea di candidarsi a sindaco nelle prossime amministrative. “Sento di doverlo fare, di dover restituire a questa città, tutto ciò che mi ha dato. Certo – sottolinea – non sono solo gioie, ho perso mia madre quando sono nato, sono andato via da ragazzino, ma ogni volta che sono tornato ho sentito forte il legame”. Lucio Presta non ha paura di misurarsi con i politici di professione, non sottovaluta i suoi avversari a cominciare dal sindaco uscente, Mario Occhiuto. Per quanto riguarda i candidati a sindaco del centro sinistra è convinto che non sarà tra i nomi in circolazione ora. Fa capire che potrebbe anche arrivare ad un accordo se il PD gli chiedesse di guidare la coalizione, indisponibile a correre con la sua lista per il centrosinistra. Insomma o candidato a sindaco o niente. E poi spiega che a farlo innamorare dell’idea di fare qualcosa per la sua città, candidandosi alla sua guida è stato il premier Renzi qualche anno fa quando faceva ‘Tutto Dante’ a Firenze e lo aveva dichiarato per tre settimane sindaco di Santacroce. I rapporti tra i due sono ottimi, ma in questa fase non hanno parlato della sua candidatura. ‘Ha ben altro a cui pensare’ dice. La sua famiglia, la moglie Paola Perego, dopo averlo scoraggiato, sono pronti a sostenerlo. In caso di sconfitta, premette, non farà il consigliere di minoranza, ma comunque aiuterà la città, come ha fatto in questi anni, nell’ambito delle sue possibilità. Cosenza sarà sempre nel suo cuore al di la di come andrà questa avventura politica perché lui ‘ama’ questa città. Una candidatura che si sussurava da tempo e che oggi è stata confermata ufficialmente. Ora bisognerà vedere chi affiancherà Presta e soprattutto, la reazione, nell'agone politico per questo outsider che ha idee e progetti ben chiari.
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