I lavori di scavi alla ricerca del tesoro di Alarico nella città di Cosenza saranno presentati alla stampa, mercoledi prossimo alle 11,30, a Roma presso la sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, dal sindaco e presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto. Stanno per essere dunque gettate ufficialmente le basi per la ricerca del tesoro del primo sacco dell’antica Roma imperiale, seppellito secondo fonti storiche nel territorio cittadino. Si tratterebbe di una decina di carri colmi di ori e argenti e forse anche del candelabro sacro della religione ebraica, la Menorah. Roma era la capitale del più grande impero dell’antichità, colma di oggetti preziosi raccolti in oltre sette secoli di guerre e conquiste in mezzo mondo. Il saccheggio di Roma da parte di Alarico segna la fine dell’Impero romano di Occidente e l’ inizio dell’Altomedioevo in Europa. Fu per la gente del tempo la fine del mondo, l’apocalisse, che vedeva una nave in fuga colma di refurtiva. Il progetto del sindaco Occhiuto di far diventare Alarico un brand a fini turistico-culturali, e relative ricerche ha suscitato l’attenzione dei media nazionali e internazionali. Dopo la vetrina di “Sette”, inserto del Corriere della Sera che nell’edizione di ieri ha dedicato la copertina e un ampio reportage alla città di Cosenza, oggi è stata l’autorevole testata britannica The Telegraph a pubblicare un articolo sull’ipotesi, fra storia e leggenda, del tesoro di re Alarico seppellito nel fiume Busento.
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