La terra dei raggiri. Dove, in una manciata di anni, sono stati smascherati migliaia di finti braccianti agricoli e scoperte decine e decine di aziende “fantasma” beneficiarie di finanziamenti pubblici. Una terra nella quale alle spericolate manovre di faccendieri senza scrupoli si sommano le nefandezze delle cosche mafiose capaci di uccidere e bruciare pure i bambini come insegna la triste storia di Cocò Campolongo. L’area ionica del Cosentino, florida sia dal punto di vista agricolo che commerciale, è costantemente sotto la lente d’ingrandimento delle forze di polizia. E della magistratura inquirente. Le azioni giudiziarie di contrasto ai sistemi criminali vedono spesso incrociarsi la procura di Castrovillari e la procura di Catanzaro con risultati significativi.
L’ultimo “colpo” al malaffare è stato inferto ieri dalla Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle hanno infatti scoperto una truffa ai danni dell’erario per oltre 3 milioni di euro ed un’evasione fiscale per circa 11 milioni di euro.
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