Abuso d’ufficio. È questa l’accusa contenuta nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato ieri a Gianfranco Filippelli, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale bruzia fino allo scorso 30 dicembre, data in cui al suo posto è stato nominato Raffaele Mauro. L’inchiesta condotta dal procuratore Dario Granieri, dall’aggiunto Marisa Manzini e dai sostituti Maria Francesca Cerchiara e Antonio Cestone affonda le sue radici nell’intricata vicenda relativa all’assunzione del giornalista Mario Campanella. Più in particolare, a Filippelli viene contestata una delibera risalente ad ottobre con la quale è stata revocata la conciliazione firmata davanti al giudice del lavoro tra lo stesso giornalista e l’allora direttore facente funzioni dell’ente sanitario, Luigi Palumbo. Con quell’accordo, riconosciuto dall’Asp il diritto alla stabilizzazione del professionista, lo stesso Campanella rinunciava a ogni pretesa economica per tutti gli anni trascorsi aspettando l’agognato contratto a tempo indeterminato. Grazie a quell’atto di conciliazione, tutto sembrava ormai risolto.
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