Il caldo anomalo e la carenza di piogge stanno creando difficoltà anche nel cosentino. Il mese di dicembre in Calabria, secondo un'analisi di Confagricoltura Cosenza, è stato il più secco dal 1800, con deficit di precipitazioni pari al 90%, e il più caldo degli ultimi duecento anni. Le temperature rispetto alle medie sono aumentate di due gradi e la carenza di piogge sta mettendo in crisi soprattutto le produzioni cerealitiche. "Al momento non abbiamo ricevuto richieste di aiuto - ha specificato Fulvia Caligiuri presidente Confagricoltura Cosenza - perché gli agricoltori con difficoltà stanno cercando di arginare i danni, ma la situazione potrebbe complicarsi perché i mandorli, così come altri alberi da frutto, sono in fiore. Dovrebbero fiorire a marzo e invece lo sono già da tempo e questo non è un bene perché la prima ondata di gelo potrebbe compromettere l'intero raccolto".
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