Avrebbe ammesso le proprie responsabilità e riferito di avere tentato il suicidio, Giovanna Leonetti, la biologa di 37 anni accusata di avere ucciso soffocandola con un cuscino la figlioletta Marianna di sette mesi. La donna, nel corso dell'udienza di convalida, ha risposto alle domande poste dal gip e dal pm della Procura della Repubblica di Cosenza Domenico Frascino. Il fatto è avvenuto sabato scorso nella casa in cui la donna abitava con il marito Francesco Luberto, avvocato, e la bambina nata lo scorso mese di agosto. A trovare la piccola sul letto è stato proprio il padre della piccola che ha trovato anche la donna seduta su una poltrona con a lato una scatola vuota di barbiturici. I soccorsi subito allertati nulla hanno potuto fare per salvare la bambina che è arrivata senza vita in ospedale. Ieri, nella chiesa di Santa Teresa a Cosenza si sono svolti i funerali della piccola.
Il gip del tribunale di Cosenza Francesco Branda ha convalidato il fermo di Giovanna Leonetti, la donna di 37 anni accusata di avere ucciso la figlioletta Marianna, di sette mesi, nella loro casa del centro storico della città, soffocandola con un cuscino, disponendo per lei una misura restrittiva in ospedale nel reparto di Psichiatria dove è attualmente ricoverata e piantonata dai carabinieri. La decisione è giunta a conclusione dell'interrogatorio di garanzia della donna che si è svolto nell'ospedale di Cosenza. Il pm Domenico Frascino, che ha firmato il provvedimento di fermo, aveva chiesto il trasferimento della donna in carcere, mentre il difensore della signora, l'avv. Marcello Manna, aveva indicato la necessità di tenerla in una struttura sanitaria. Secondo il legale, nominato dalla madre di Giovanna Leonetti, la donna non sarebbe nel pieno delle proprie facoltà mentali. Al giudice, secondo quanto emerso, la madre della piccola avrebbe dichiarato di trovarsi in uno stato confusionale già dallo scorso mese di ottobre, una situazione che si sarebbe acuita sabato quando è avvenuta la tragedia, giorno in cui lei era particolarmente provata. (A.A.)
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