I carabinieri che dovevano eseguire la sentenza a 30 anni di carcere emessa il 20 aprile scorso dalla Cassazione non lo hanno trovato nella sua abitazione. Le ricerche sono già iniziate. La Corte di Cassazione aveva confermato la condanna a 30 anni per l'omicidio di Vittorio Marchio avvenuto nel 1999. Marsico viene considerato dagli inquirenti un personaggio centrale nello scacchiere delle cosche cosentine, a lui, secondo quanto raccontato da alcuni collaboratori di giustizia, sarebbe stata affidata la gestione dell'usura a Cosenza, a seguito del patto siglato nel carcere di Catanzaro tra le cosche facenti capo a Francesco Perna e Gianfranco Ruà. L'imputato si trovava in libertà, anche se la Dda e la Procura generale avevano chiesto alla Corte d'Assise d'appello di Catanzaro di ripristinare la misura cautelare in attesa della pronuncia della Cassazione. L'istanza era, però, stata rigettata.
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