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Beneficenza... col trucchetto,
otto condanne

Beneficenza... col trucchetto, otto condanne

S’è chiuso con otto condanne e cinque assoluzioni il primo round giudiziario di “Cuore e sorriso”. Una sentenza che giunge a tre anni dal blitz che ha visto come protagonista un gruppo, formato prevalentemente da cosentini, dedito alle truffe. Raggiri particolarmente odiosi visto che ad essere gabbati, davanti a ipermercati e luoghi particolarmente affollati un po’ in tutta Italia, erano ignari cittadini dal cuore nobile convinti di donare il loro denaro ad associazioni di volontariato.

La pena più alta comminata ieri dal Tribunale collegiale bruzio (rappresentato dai giudici Lucia Marletta nel ruolo di presidente e da Claudia Pingitore e Giusi Ianni) è andata a Sandro Daniele, bancario in pensione di 65 anni, l’uomo ritenuto a capo della schiera di finti volontari. A lui sono stati inflitti quattro anni e sei mesi di reclusione, con la misura della libertà vigilata per un anno.

Condannati anche la 33enne Arianna Mauro (quattro anni di reclusione), i coetanei Giuseppe Ponzano (quattro anni anche per lui) e Alessandro Di Fino (tre anni e sei mesi), il 37enne Diego Damaggio, il 35enne Marco Filippelli e il 25enne Manuel Intrieri (tutti condannati a tre anni di reclusione). Al 23enne milanese Mattia Bibbò è stata infine inflitta una pena di due anni e mezzo.

La giuria ha invece assolto con formula piena, cioè per non aver commesso il fatto: il 37enne cosentino Francesco Filippelli, la 25enne leccese Serena Leggio, il coetaneo bruzio Francesco Benito Voltasio, il 24enne Roberto Sprovieri e il 25enne Francesco Arena.

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