È cominciata di primo pomeriggio a un posto di blocco l’inchiesta sul mistero dei due sorvegliati speciali in fuga su uno scooter. Una indagine che ha portato all’arresto di uno dei due, il trentacinquenne M.A., da parte dei carabinieri del Norm della Compagnia di Rende. L’indagato è finito in manette perchè aveva l’obbligo di soggiorno a Cosenza ma è stato avvistato a Rende. Era in sella a uno scooter condotto da un altro sorvegliato speciale, B.C., 23enne, pure lui di Cosenza, quando una pattuglia del Radiomobile, impeganata a uno dei posti di blocco predisposti dal tenente Fabrizio Ricciardi, ha riconosciuto quei due, già noti negli archivi, è ha intimato loro l’alt con la paletta. I due, però, non si sono fermati. Il giovane alla guida ha dato gas ed è cominciato un inseguimento, con la “gazzella” che è rimasta incollata alla moto prima nel centro abitato di Rende e successivamente in quello di Cosenza, dove i due sono riusciti temporaneamente a dileguarsi. Nella serata, però, è stato rinvenuto lo scooter abbandonato, ed è stato denunciato in stato di libertà B.C. per violazioni degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e resistenza a pubblico ufficiale. M.A., invece, è stato arrestato in attesa della celebrazione del rito direttissimo che avrà luogo questa mattina.
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