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Stringersi intorno
alle vittime degli abusi

Stringersi intorno alle vittime degli abusi

Il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini è arrivato in Calabria. Ieri, a Rende, nell’Aula Magna dell'Unical, ha partecipato al convegno “Donne, Mezzogiorno, Europa”. All’iniziativa, introdotta dal rettore Gino Mirocle Crisci e coordinata da Giovanna Vingelli del Centro Women’s Studies “Milly Villa”, sono intervenuti Nicola Fiorita del Dipartimento Scienze politiche e sociali, Marta Petrusewincz del Dipartimento Studi umanistici, Domenico Tulino presidente del Consiglio degli studenti, Gaelle Cariati, dottoranda e Micaela Filice, studentessa. Le conclusioni sono state affidate a Francesco Raniolo direttore del Dipartimento Scienze politiche e sociali. Nel corso dell’iniziativa Laura Boldrini ha consegnato alla dottoranda di ricerca Alessia Tuselli la borsa di studio sul “gender sensitive” istituita grazie ai fondi raccolti con i diritti d’autore del suo libro “Lo sguardo lontano”. Presenti le autorità civili, militari e religiose del territorio. Non sono mancate le contestazioni, ben limitate dal lavoro delle autorità competenti. La Boldrini si è espressa subito su questioni attuali, in primis il ponte sullo Stretto di Messina: «Non è una priorità - ha affermato - in una terra e in un Paese in cui ci sono altre emergenze, come i terremoti e il dissesto idrogeologico». Sulla situazione relativa agli immigrati ha poi tenuto a precisare che «queste persone possono portare sviluppo alle comunità locali». Il presidente della Camera ha annunciato la sua presenza alla manifestazione nazionale contro la violenza di genere del 21 ottobre a Melito per offrire sostegno alla famiglia della giovane vittima di abusi e alla comunità intera. Rivendicata la necessità che il modus vivendi maschile si adegui all’evoluzione femminile. In primis per quel che riguarda il linguaggio. Ecco che, secondo il presidente della Camera, diventa cruciale un cambiamento immediato: «Non più sindaco ma “sindaca” oppure “avvocata” al posto di avvocato, “ministra” al posto di ministro, “rettrice” al posto di rettore» e così via. Significativo il passaggio relativo alla prevenzione per combattere la violenza sulle donne e del supporto ai centri anti violenza: «A Cosenza la realtà “Roberta Lanzino” è un esempio». Entusiasta Alessia Tuselli, ricercatrice di Pizzo Calabro che ha voluto ringraziare l’Unical e in particolare il corso di laurea in Discipline Economiche e Sociali. I deputati di Forza Italia Jole Santelli e Roberto Occhiuto hanno abbandonato l’incontro «a causa – si legge in una nota - dell’inaccettabile comportamento del rettore Crisci, che per giustificare i parlamentari del Pd assenti si è inventato un’inesistente riunione a Palazzo Chigi della deputazione calabrese sui problemi del Mezzogiorno. Ora non chiediamo al rettore di rinnegare le sue ostentate simpatie politiche, ma ci pare che confondere la direzione del Pd per una riunione sul Mezzogiorno sia eccessivo».

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