Da sei anni il mondo dell’avvocato Michelangelo Russo, celebre toga del foro cosentino, scorreva regolarmente sul social forum più diffuso del pianeta. Poi, all’improvviso, è arrivato l’indesiderato distacco, il blocco apparentemente senza una specifica ragione di quel profilo personale, una sorta di sfratto obbligatorio dalla “casa social”. Il trapasso non è stato indolore. Il professionista ha avvertito un senso di smarrimento, quasi una frattura sentimentale da quei 208 “follower” (in gergo sono le persone che ti seguono) che lo seguivano nel suo percorso quotidiano, tra sospiri e pensieri di giornata (in totale i contatti erano 1.046). E, soprattutto, come lo stesso legale scrive nell’atto di citazione del social network davanti al giudice di pace di Milano, «col blocco dell’account mi risultava, conseguentemente, interdetta la possibilità di commentare, pubblicare o condividere post e contenuti vari nonché di utilizzare il servizio di messaggistica e taggare con i “like” i post dei miei contatti, fare loro gli auguri di compleanno e, più in generale, interagire con loro». Un vero dramma-social. L’avvocato Russo è stato costretto ad «aprire un nuovo account al fine di ricostruire la rete di contatti, operazione quest’ultima tuttavia estremamente difficile e molto laboriosa da compiersi». Una mutazione d’identità che ha, evidentemente, provocato un senso di confusione in chi ha dovuto rinunciare a certezze consolidate in sei anni di utilizzo di quel profilo, un account che è improvvisamente sparito dal radar della vita sociale di Michelangelo Russo. I connotati umani sono sfumati davanti all’azione di forza subita dall’avvocato. Lo stesso Russo, nell’atto di citazione spiega come la «lamentata compressione della libertà di pensiero» subita avrebbe prodotto «una grave lesione alla mia immagine».
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Focus
Il processo
L’avvocato Michelangelo Russo ha citato davanti al giudice di pace di Milano il rappresentante legale protempore del social forum per l’udienza fissata per il 15 dicembre. Il legale chiede la condanna dell’azienda a risarcire i danni di tipo biologico ed esistenziale per un totale di 4.500 euro. Vedremo come si discolperà il social network e, soprattutto, come motiverà il blocco dell’account.
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