Il gattopardesco paradosso. Il consiglio comunale della cittadina in cui Papa Jorge Bergoglio ha “scomunicato” i mafiosi dopo il brutale assassinio di un bambino di tre anni – “Cocò” Campolongo – potrebbe essere infiltrato dalle organizzazioni criminali. Il sospetto è stato lanciato in sede istituzionale con una interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dal vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Luigi Gaetti, e dai parlamentari Morra, Cappelletti, Giarruso, Sant’Angelo e Serra del Movimento Cinque stelle. In sette pagine fitte di dati vengono poste in rilievo parentele di consiglieri comunali e incarichi affidati ad un’azienda – la “Garofalo Group” – di proprietà dei fratelli dell’ex assessore e poi presidente dell’assemblea municipale, Luigi Garofalo, sottoposta nei mesi scorsi a interdittiva antimafia.
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