Un tragico incidente ha funestato quello che doveva essere nient’altro che un normalissimo sabato coriglianese, l’ultimo sabato prima della settima natalizia. Un periodo dell’anno tradizionalmente dedicato alla famiglia, tra regali, giochi e serenità. Aspettative che, con ogni probabilità, aveva messo in conto anche la sfortunata Valentina Bombarola, quando ieri mattina, dopo le 8, è salita sul solito autobus che l’avrebbe dovuta condurre sino al posto di lavoro, un’attività commerciale della zona industriale di Corigliano, dov’era impiegata come commessa.
La ventenne, che abitava nel centro storico della cittadina ausonica, stava infatti raggiungendo il negozio dove ogni giorno incontrava centinia di clienti. Sempre disponibile, sempre sorridente. Anche ieri è salita sull’autobus ignara del diabolico destino che, purtroppo, l’attendeva a un paio di chilometri prima della fermata. Il pullman delle autolinee “Ias Scura” sul quale viaggiava, infatti, non ha completato la solita corsa.
Un tragitto che s’è interrotto improvvisamente all’altezza di contrada Brillìa, proprio di fronte alla zona degli impianti sportivi coriglianesi. È lì che il bus, per cause che restano in corso d’accertamento, è andato incontro alla maligna sorte. L’autista ha perso il controllo del mezzo che è finito con violenza contro il guardrail, sfondandolo e precipitando nelle acque del torrente Missionante.
Una dinamica, quella descritta e attualmente al vaglio degli inquirenti, ancora tutta da chiarire, poiché sono state varie le ipotesi formulate durante la giornata di ieri circa le potenziali cause dell’incidente, senza escludere nemmeno il coinvolgimento da parte di terzi.
Che sia stata una manovra errata del mezzo pubblico oppure altro, però, poco conta per la famiglia Bombarola, che s’è vista strappare una giovane di appena vent’anni alla vigilia di un Natale che non sarà dimenticato purtroppo mai più.
Ancora di peggiore impatto e più dolorosa per amici e parenti diventa la sfortunata vicenda se si pensa a quanto il fato sia stato cattivo nei confronti della vittima di questa tragedia, poiché Valentina è deceduta a causa delle pesanti ferite riportate durante la caduta nel vuoto, breve ma a quanto pare devastante, del veicolo. Un impatto terribile dal quale si sono salvati però, grazie davvero a cause fortuite, altri due passeggeri dell’autobus, che per fortuna a quell’ora stava compiendo la sua ultima corsa fatale sulla Statale106, in direzione della zona industriale coriglianese, praticamente vuoto. Se il veicolo fosse stato pieno di passeggeri, difatti, la tragedia avrebbe potuto assumere contorni catastrofici.
Al momento, intanto, il bilancio dell’incidente parla di due feriti, di cui un’anziana che si trova ricoverata all’ospedale coriglianese con un trauma cranico. La pensionata è stata trasportata al pronto soccorso da una delle due autoambulanze intervenute sul luogo della tragedia.
Oltre al “118”, sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, i carabinieri della Compagnia di Corigliano e la polizia stradale di Rossano. Sono proprio gli agenti ad occuparsi del caso sotto il coordinamento della Procura di Castrovillari guidata da Eugenio Facciolla. Corigliano, dunque, piange oggi una vittima innocente che, come tante altre, purtroppo, ha trovato un destino tanto amaro quanto crudele su quella che per tutti è la “Strada della morte”, quella Statale106 da sempre nell’occhio del ciclone proprio per la sua pericolosità e per i mancati interventi migliorativi mirati a metterla in sicurezza. Interventi sempre paventati ma mai concretizzatisi.
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