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Razzia nella scuola, bloccati dai carabinieri

L’audace “colpo” notturno nella scuola svanisce a causa di un “imprevisto”: l’arrivo di una “gazzella” dei carabinieri. Quel loro blitz probabilmente era stato studiato nei dettagli da giorni. Alberto Prisco, 40 anni, e di Diego Spina, 20, avevano pensato a tutto tranne che a un possibile transito delle forze dell’ordine. E così i due sono stati bloccati dai carabinieri del Radiomobile dopo essere saliti sull’auto a bordo della quale sono stati rinvenuti anche due pc risultati di proprietà dell’Itas “Nitti” di piazza Cappello.

Sarebbe stato proprio l’istituto tecnico del centro cittadino l’obiettivo dei due indagati che si sarebbero introdotti nella scuola per fare razzie, passando dalla porta d’accesso alle scale antincendio. In particolare, gl’investigatori dell’Arma avrebbero rinvenuto già accatastati nel piazzale un microscopio, una tastiera per computer e delle casse acustiche. Materiale prelevato dai laboratori dell’edificio d’istruzione e che, probabilmente, avrebbero dovuto far parte del “bottino”.

I due, però, ignoravano il dispositivo di sicurezza predisposto dal tenente Felice Bucalo proprio contro i crimini predatori che, soprattutto, nel periodo natalizio si moltiplicano. E proprio durante un passaggio con l’auto di servizio, i carabinieri avrebbero notato Prisco davanti alla scuola. Per questo si sarebbero incuriositi scorgendo dopo un po’ anche Spina che stava scavalcando il recinto. I due hanno provato ad allontanarsi con una parte della refurtiva ma sono stati bloccati. E dopo le formalità di rito sono stati condotti, per ordine del pm Domenico Frascino, davanti al Tribunale per la convalida dell’arresto e il giudizio direttissimo. Il giudice, in attesa del processo, ha applicato la misura degli arresti domiciliari a Prisco mentre Spina è stato assegnato all’obbligo di dimora con alcune prescrizioni orarie.

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