I Carabinieri della stazione di Amantea, guidati dal comandante Tommaso Cerza e coordinati dal capitano Antonio Villano della Compagnia di Paola, su disposizione del giudice per le indagini preliminari Maria Grazia Elia, hanno tratto in arresto, traducendoli direttamente ai domiciliari, Antonietta Spina e Giovanni De Lorenzo, entrambi titolari della società in accomandita semplice “Speed”, costituita nel 2007 e in liquidazione dal 2013. I due, conviventi nella vita e residenti a Campora San Giovanni, gestivano un’attività di raccolta e smistamento postale di tipo privato. Per ottimizzare i ricavi, secondo il quadro accusatorio costruito dalla Procura della Repubblica di Paola, entrambi i soggetti “mediante minaccia” costringevano i propri dipendenti “a consegnare loro mensilmente il 50 percento dello stipendio, procurandosi così un ingiusto profitto”. Complessivamente questo abuso si sarebbe manifestato su almeno sei diversi impiegati, con quote che variavano fino a raggiungere il 66 percento del compenso salariale.
Il fascicolo in questione, portato a compimento dal sostituto procuratore Maria Cerchiara, era stato aperto a suo tempo dal magistrato Maria Camodeca, grazie soprattutto alle segnalazioni di alcuni lavoratori, stanchi di subire tale torto. Circostanza poi verificata dal certosino lavoro d’indagine portato avanti dai militari nepetini della Benemerita. Entrambi i soggetti dovranno rispondere del reato di truffa ai danni dello stato e di tentata estorsione. L’arresto “trae motivazione dalla relazione informativa della Direzione territoriale del lavoro di Cosenza” nella quella si evince come i due conviventi abbiano “sistematicamente imposto ai propri dipendenti la restituzione di parte dell’importo corrisposto in busta paga”. Questa intricata vicenda giudiziaria potrebbe avere riscontri anche sul fronte politico e amministrativo: Giovanni De Lorenzo, infatti, siede tra i banchi della minoranza in seno al civico consesso di Serra d’Aiello. Alle consultazioni del maggio 2013, coma candidato sindaco, cercò di impedire l’affermazione di Giovanna Caruso, che guida attualmente la cittadina.
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