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Padre Fedele attende
ancora di poter dire Messa

Padre Fedele

Undici anni dopo l'arresto per il mai avvenuto abuso sessuale su una suora (Tania) di origini siciliane, padre Fedele Bisceglia aspetta ancora di potere finalmente riprendere a celebrare Messa. "Ho perdonato tutti" dice il frate "ed ho un solo desiderio: dire la Messa. È un bisogno spirituale perché mi sento come un pesce rimasto senz'acqua. Spero che, prima di concludere la mia esistenza terrena, questo mio forte desiderio possa essere esaudito". Padre Fedele che svolge il ruolo di assessore "agli ultimi e agli indigenti" nella giunta comunale di Cosenza, continua ad occuparsi dei poveri anche con una struttura - L'Oasi dei poveri - costruita alle porte della città calabrese con i contributi volontari di centinaia di persone. Il frate garantisce cibo e ospitalità a decine di senzatetto e di disperati rimasti privi di qualsiasi sostentamento. La sua pensione di sacerdote e lo stipendio da assessore sono interamente devoluti in beneficienza. Ogni mattina, alle 9, padre Fedele serve la Messa (come un chierichetto) nella chiesa di San Nicola a Cosenza. Prima la Corte di appello di Catanzaro e poi la Cassazione l'hanno assolto dalla grave accusa di abusi sessuali che gli era stata contestata dalla procura bruzia. La suora che lo aveva trascinato in Tribunale è stata giudicata "non credibile" dai giudici. "L'ho perdonata e prego per lei" dice adesso il frate. Chissà che, finalmente, questo amico dei diseredati non possa presto tornare a celebrare l'Eucarestia come centinaia di fedeli cosentini si augurano. "Lo spero con tutto il cuore" sussurra Fedele raccolto in preghiera.

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