Soltanto un caso fortuito ha evitato che ieri pomeriggio si verificasse un’orrenda tragedia in una palazzina popolare del centro storico. Intorno alle 17.30 di ieri, nel caseggiato d’edilizia residenziale pubblica ubicato a due passi dalla fontana dei “13 canali”, un consistente pezzo di solaio è improvvisamente venuto giù colpendo in pieno un letto. L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, seguiti nei minuti successivi dalle pattuglie della polizia municipale. Naturalmente scioccati i componenti della famiglia che vivono in quell’appartamento, quattro persone (padre, madre e due figli adulti) che tra l’altro avevano più volte denunciato le precarie condizioni in cui versano quelle case popolari, al punto da richiedere all’Aterp un cambio d’abitazione. Il dramma è stato del resto scongiurato per una pura casualità: all’ora in cui s’è verificato il crollo, su quel letto è solito riposare il capofamiglia. Ieri, tuttavia, a causa del freddo e dell’umidità, la moglie di quello che può essere adesso considerato un miracolato ha consigliato al marito di sdraiarsi in un’altra stanza. Ed è stata proprio questa provvidenziale inversione di rotta rispetto alla quotidiana routine a salvare l’uomo. L’appartamento è stato ovviamente sgomberato da parte dei vigili del fuoco per le opportune verifiche di carattere strutturale. Mentre per le quattro persone evacuate s’è cercata per ore una sistemazione provvisoria. Ai “13 canali” è accorso anche il consigliere comunale Giovanni Cipparrone, che ha denunciato le difficoltà d’interloquire con l’Aterp in una situazione d’evidente emergenza. A mobilitarsi, pur non rientrando nelle sue dirette competenze, è stata invece l’amministrazione comunale. Non è escluso che i residenti dell’appartamento danneggiato presentino in Procura una denuncia contro quelle che bollano come «gravi negligenze» da parte di Aterp.(f.me.)
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