Novant’anni e non sentirli. Confindustria Cosenza festeggia un traguardo importante. Ottenuto grazie al coraggio e alla fatica di decine di imprenditori che hanno investito e rischiato nell’area settentrionale della Calabria. La loro azione ha consentito l’avvio di processi di sviluppo significativi, offrendo occasioni di lavoro ad una popolazione dissanguata dalla emigrazione. «C’è sempre lo stesso entusiasmo e questi 90 anni non si sentono» ha detto Natale Mazzuca presidente di Unindustria regionale. Fare impresa nel meridione non è la stessa cosa che operare in altre aree del Paese. All’abilità manageriale deve infatti aggiungersi una dose di quella “quasi folle audacia” cui faceva spesso cenno il meridionalista Gaetano Salvemini.
E la considerazione di cui godono gli imprenditori calabresi l’ha testimoniata, con la sua presenza, il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia che, partecipando alla “festa di compleanno”, ha parlato di sud, lavoro, gestione delle risorse.
«Investire nel Sud è determinante» ha detto Boccia «il Sud deve diventare una grande occasione per il Paese. Bisogna intensificare il credito di imposta perché il Mezzogiorno può trasformarsi in un laboratorio di attrazione di investimenti. Potenziare questa misura significa inserirci in una dimensione di fattori premianti per gli investimenti privati nel meridione d’Italia». Il rappresentante degli industriali italiani dopo aver ricordato quanto sia determinante «Un uso intelligente dei fondi strutturali nel Mezzogiorno che rappresentano una grande occasione per tutti» ha aggiunto che «in un momento storico in cui il pubblico ha da fare i conti con la spending review, o mettiamo l’altra gamba negli investimenti privati, da cui deriva occupazione, oppure la questione disoccupazione diventa un grande problema, a partire dal Mezzogiorno. Il paradigma di pensiero è economia reale, investimenti, occupazione. Occorre anche pensare – ha aggiunto Boccia – alla semplificazione per le imprese, che deve partire dalle Regioni, i cui presidenti devono costituire delle vere e proprie task-force. La semplificazione sarebbe molto utile in un momento come quello attuale». Poi una lettura delle questioni internazionali, guardando all’appena insediato presidente degli States, Donald Trump. «Dobbiamo stare attenti, perchè a questo punto va riconsiderata la risposta dell’Europa, che ha il mercato più ricco del mondo, rispetto a politiche neo-protezionistiche di altri. Dobbiamo rispondere in termini europei e non in termini nazionalistici - ha detto Boccia - altrimenti faremmo un errore madornale.»
Al dibattito, moderato dal direttore generale di Confindustria, Rosario Branda, è intervenuto il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonio Gentile, che ha rivendicato l’impegno del Mise per la politica industriale nazionale e gli sforzi fatti in particolare per favorire dinamiche di sviluppo industriale proprio nelle regioni del Sud. Il ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, in un video messaggio inviato all’assemblea ha toccato un nodo centrale del sistema economico: «Occorre migliorare il credito d’imposta» ha affermato «in modo che le imprese del Mezzogiorno lo utilizzino a pieno. Questo servirà a dare una spinta all’economia del Paese. Occorre poi sfatare» ha aggiunto « i luoghi comuni che tendono a dipingere la Calabria in negativo. La regione, in realtà ha la determinazione per affrontare e vincere la sfida della crescita economica e sociale. Per questo è necessario un intervento pubblico che non abbia semplicemente l’impronta del sostegno compensativo, monetizzando le diseconomie, ma serva per cambiare la situazione».
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