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Mamma insospettabile schiava della coca

Mamma insospettabile schiava della coca

Mamme col vizio della coca, professionisti dal naso imbiancato, ragazzini capaci di finire in un mare di guai pur di sballarsi. Dalle carte di “Mater”, l’operazione antidroga scattata all’alba di due giorni fa ai quattro angoli del capoluogo bruzio, emerge un quadro preoccupante evidenziato dallo stesso procuratore Mario Spagnuolo. Il capo dei magistrati cosentini non ha del resto esitato a denunciare che in tutto l’hinterand si commette alla luce del sole un numero impressionante di reati. Del resto, come insegna un caposaldo dell’economia, è la domanda a creare l’offerta. E sulle rive del Crati la richiesta di droga non conosce flessioni. Molti dei 35 destinatari delle misure cautelari spiccate dal gip Giusy Ferrucci (26 arresti e 9 obblighi di dimora) sono stati infatti incastrati dai consumatori pizzicati in flagrante dai carabinieri del comandante provinciale Fabio Ottaviani. Nei verbali accumulati contro gli odierni indagati spuntano così storie drammatiche. Come quella raccontata da un’insospettabile mamma, una donna interrogata dai militari dell’Arma perché vista in più occasioni con il 49enne Giuseppe Gozzi, una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. La signora, messa davanti all’evidenza, rivela allora di essere stata negli anni giovanili una consumatrice di cocaina. Poi, col matrimonio e la nascita dei figli, aveva cambiato vita. Peccato che nel Natale del 2014 sia ricaduta in quel gorgo, arrivando a infilarsi la droga nel naso con cadenza giornaliera. Una dipendenza costosissima (un grammo di cocaina viene venduto per una cifra compresa tra gli 80 e i 100 euro) che l’ha costretta perfino a vendere gli oggetti in oro di sua proprietà, ricordi di valore sacrificati sull’altare della polvere bianca. Nel gennaio dello scorso anno la svolta: «Confidandomi con mio marito e i miei genitori, sono riuscita ad uscire fuori da questo problema», svela infine ai carabinieri.

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