Locale frequentato da persone con precedenti penali e legati alla criminalità organizzata: queste le motivazioni con cui il questore Luigi Liguori ha sospeso per quindici giorni la licenza a noto ristorante a ridosso della Statale 18, con annesso bar e tabacchi. Il provvedimento amministrativo è legato alle ultime operazioni delle forze dell’ordine, che hanno decimato il clan del “Re del pesce”, Franco Muto, finito in carcere, e dei suoi sodali. Nei fascicoli della Dda di Catanzaro il ristorante è menzionato come luogo di ritrovo di esponenti della criminalità organizzata cetrarese, con collegamenti ad altri gruppi della malavita organizzata, che comprende la fascia tirrenica cosentina, con a capo, il clan Muto, e la Campania. Una holding del crimine che si è fatta strada nella piazza degli stupefacenti e della pesca, ma non solo, con continue interferenze nel tessuto socio-economico. (ale. ant.)