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Pensa a una lite e sventa una sanguinosa rapina

Pensa a una lite e sventa una sanguinosa rapina

Poteva finire male, malissimo la rapina alla farmacia Misasi sventata venerdì sera dai poliziotti della squadra volante. Il colpo è stato infatti organizzato nei minimi dettagli e portato avanti con estrema violenza. Il senso civico di un passante ha però permesso agli agenti di intervenire tempestivamente e arrestare in flagrante due uomini. A finire in manette due vecchie conoscenze delle forze dell’ordine bruzie, il 47enne Francesco Tornelli e il 38enne Francesco Giorgio Rocchetti, bloccati proprio all’interno della rivendita di medicinali con tanto di cappucci sul volto e coltello in mano. La coppia, una volta accompagnata in Questura, ha cercato di giustificare il raid armato con la dipendenza dalle sostanze stupefacenti. «Mi vergogno a chiedere ogni giorno 30 euro a mio padre», avrebbe detto uno degli arrestati agli agenti diretti dal vicequestore Cataldo Pignataro.

Tutto ha avuto inizio intorno alle 20.30 di venerdì, mentre il farmacista stava chiudendo la sua attività. I due banditi hanno atteso proprio quel momento per aggredire la loro vittima e trascinarla all’interno, in modo tale da agire indisturbati. Con il professionista a terra sanguinante e le luci spente è quindi cominciata la razzia. Il provvidenziale imprevisto era tuttavia dietro l’angolo: un passante s’è infatti accorto di quel trambusto e ha chiamato il 113, segnalando quella che dal suo punto di vista sembrava una rissa. Un equipaggio della squadra volante ha così raggiunto in meno di un minuto via Sertorio Quattromani, trovando la farmacia Misasi chiusa. I poliziotti sapevano però che l’esercizio pubblico è dotato anche di un secondo ingresso, affacciato direttamente su piazza Cenisio, a pochi passi dalla porta carraia di Palazzo dei Bruzi. Varcata la soglia subito è saltato agli occhi degli agenti quel marsupio abbandonato a terra, probabile segno d’una colluttazione.

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