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Cesareo eseguito troppo tardi Bimba risarcita dopo 20 anni

Cesareo eseguito troppo tardi Bimba risarcita dopo 20 anni

Un’odissea durata quasi vent’anni. Tanto ha infatti dovuto aspettare una coppia cosentina prima che le venisse riconosciuto il maxi-risarcimento legato ai danni permanenti subiti dalla figlioletta, divenuta ormai una ragazza, vittima dell’ennesimo caso di malasanità al momento di venire al mondo. Un’attesa condita dalla lentezza d’una burocrazia che stritola tutto e tutti, incurante dei problemi con cui si deve confrontare una famiglia alle prese con la disabilità gravissima d’una propria componente.

Tutto ha inizio nel febbraio del 1998 quando i genitori della piccola Maria (il nome è naturalmente di fantasia per tutelare la privacy dei diretti interessati) fanno causa all’Asl 4, l’Azienda sanitaria locale all’epoca competente anche sull’Annunziata. Proprio nell’ospedale cittadino è nata poco tempo prima Maria. Le condizioni della nascitura, come accertato in seguito, avrebbero dovuto spingere i sanitari a intervenire d’urgenza con un parto cesareo. Invece, quella delicata operazione viene effettuata troppo tardi. La conseguenza? Un’ipossia che provoca la paresi spastica con la quale Maria è costretta tuttora a convivere.

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