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Autovelox record, 20.000 multe in tre mesi

Autovelox record, 20.000 multe in tre mesi

Più di ventimila multe in meno di tre mesi per un ricavo di oltre duecento mila euro. È il bilancio dei due autovelox installati sulla Statale 534 a metà dicembre dello scorso anno nel territorio comunale.

La causa più probabile, oltra alla guida ad alta velocità, è da attribuire ad una cattiva comprensione del funzionamento degli apparecchi. Per i cittadini multe salatissime: ad alcuni autisti, oltre al pagamento della multa, sono stati tolti anche diversi punti della patente e in rari casi si è arrivati al ritiro del documento. In città monta la polemica: è altissimo il numero dei pizzicati dal famigerato misuratore di velocità che ha fatto e tanto ancora farà parlare di sé. Le due apparecchiature, di cui una ricadente in una zona con vincolo architettonico, erano state installate in quanto la trafficata 534 “di Cammarata e degli Stombi”, che dalla costa porta all’imbocco dell’autostrada A3 a Firmo o Spezzano Scalo, è attualmente interessata dai lavori di ristrutturazione e viene percorsa quotidianamente da numerosi veicoli a elevata velocità causa di numerosi incidenti, anche mortali, nei quali il mancato rispetto dei limiti di velocità è un’aggravante, oltre che causa principale di pericolo per i guidatori.

In fase di selezione del personale i misuratori di velocità fecero già fatto notizia quando un consigliere di maggioranza aveva denunciato possibili favoritismi nella procedura. Oggi, a distanza di quasi tre mesi esatti dall’entrata in funzione delle apparecchiature, arrivano i primi bilanci non ufficiali. Così gli autovelox sono saliti nuovamente agli onori della cronaca per i loro numeri. In città si fa la conta: c’è chi ha ricevuto anche due-tre multe salatissime, altri lamentano la decurtazione dei punti, e in altri casi ancora è arrivato il ritiro della patente. Probabilmente molti guidatori non hanno ben compreso il funzionamento: i due verificatori, infatti, calcolano la velocità media di percorrenza tenuta dall’auto del tratto delimitato dagli apparecchi rendendo vano il classico rallentamento nei pressi del sensore. Il risultato è eclatante: oltre ventimila multe in meno di tre mesi per un ricavo attuale di circa duecentomila euro.

Una vera e propria gallina dalle uova d’oro per l’amministrazione comunale, lacrime e sangue, invece, per i malcapitati autisti che si stanno vedono recapitare nella cassetta le lettere con le sanzioni. Intanto, in città, crescono i malumori per la linea dura adottata e pare che l’unica soluzione possibile per non avere problemi in futuro sia evitare di spingere troppo il piede sull’acceleratore rispettando i limiti di velocità: i cittadini erano stati avvisati.

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