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Cardiologia a mezzo servizio

Cardiologia a mezzo servizio

l servizio di cardiologia nell’ospedale cittadino viene erogato con il contagocce e se proprio dovesse capitare che vi facciate venire un infarto, sarebbe preferibile in orari diurni, perché solo così il paziente potrebbe avere, forse, la giusta assistenza medico-specialistica. Nell’ospedale di Corigliano non esiste un reparto di cardiologia, ma solo un assistenza ambulatoriale in mattinata. Dal pomeriggio, i medici cardiologi sono, come si dice in gergo, reperibili. In pratica possono essere chiamati per una consulenza, nel caso al pronto soccorso ne ravvisino la necessità. Dopo le venti più niente. Ai medici di turno del pronto intervento non resta altro che avvalersi della tele-cardiologia. In pratica un contatto con il reparto bizantino per una diagnosi sulla base degli esami ematici, fatti peraltro in un laboratorio analisi dove manca personale e per questo funziona a singhiozzo. Il tanto contestato atto aziendale dell’azienda sanitaria di Cosenza, quello datato 2016,prevedeva, tra l’altro per l’ospedale Guido Compagna un reparto di cardiologia con diciotto posti letto ed un’ unità coronarica con sette posti letto. Quattro quelli previsti per il day hospital e quattordici, invece, per il ricovero ordinario. La situazione reale però, come al solito, è totalmente differente. L’assistenza cardiologica è, come detto, solo ambulatoriale. Nessun posto letto, nè reparto, è attualmente presente nel nosocomio, nonostante vi sia una intera area, di recente ristrutturazione, ed inaugurata in pompa magna, che, però, è stata ripartita in sale d’aspetto per l’utenza e uffici vari. Tra le varie stanze presenti vi è anche un ambulatorio dove presta servizio il cardiologo di turno. Al momento sono due i medici specialisti che, dalle otto alle quattordici, prestano servizio visitando degenti per consulenze specifiche, e , naturalmente le visite specialistiche in cardiologia prenotate dall’utenza esterna. Tralasciando i tempi biblici per le prenotazioni, quello che viene erogato dai due medici, che si alternano, sono delle semplici consulenze, anche perché di più non potrebbero fare, considerato che non hanno gli strumenti per poter fare altro. Il reparto, seppur contemplato nell’atto aziendale, non esiste. Resta invece alloccato, con undici posti letto suddivisi tra day hospital e ricoveri e sette medici, presso il Giannettasio di Rossano. Sette posti in meno di quelli che, secondo i tecnici che hanno provveduto a stilare l’atto, sarebbero stati necessari per far fronte alle esigenze del territorio dello spoke Corigliano – Rossano, che come noto non serve solo i due comuni jonici, ma un’area ben più vasta. Ma anche il reparto di cardiologia rossanese non è una eccellenza, ma un reparto con solo terapia farmacologica. Non vengono effettuati interventi di cardioversione, peacemaker o defibrillatori sottocutanei che, nell’ambito cardiologico, sono tra quelli più semplici e di routine e per i quali sono previsti pochi giorni di ricovero. Bisogna appoggiarsi ad altrre strutture ospedaliere.

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