Questa mattina allo stadio "San Vito-Gigi Marulla" di Cosenza hanno vinto la solidarietà e la partecipazione con la manifestazione promossa da Animed (presieduta da Cinzia Falcone) e supportata da numerose associazioni del territorio, ovvero "Il sangue rosa, un’altra vita è possibile". Sotto un sole cocente come fosse estate, la "Partita del cuore", il cui incasso sarà devoluto al Centro anti-violenza di Corigliano Calabro intitolato a Fabiana Luzzi (studentessa bruciata viva dal fidanzato), ha avuto come veri protagonisti i ragazzi degli istituti scolastici arrivati da tutta la provincia di Cosenza che, come spettatori, hanno colorato gli spalti con il loro grande entusiasmo e una serie ininterrotta di cori, tifando a sorpresa per la squadra dei Sindaci, in divisa azzurra (una curiosità: i giovanissimi dai gradoni hanno tributato un’ovazione al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto al momento della lettura del suo nome nelle formazioni da parte della speaker Patrizia De Napoli).
A sfidarsi per il fine benefico, la Nazionale Sindaci (NIS) e la Nazionale Magistrati (NIM). Il primo calcio è stato dato dal prefetto Gianfranco Tomao. In campo anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. La gara, in due tempi da trenta minuti ciascuno, ha visto la vittoria dei primi cittadini d’Italia per tre reti a zero. I marcatori: Roberto Padrin sindaco di Longarone (provincia di Belluno, dove un tempo il Cosenza Calcio svolgeva i suoi ritiri), che ha segnato su rigore, e Attilio Romano sindaco di Casalbuono in provincia di Salerno che ha siglato una doppietta. Da Nord a Sud, tutti uniti per dire basta alla violenza sulle donne. Commovente il ringraziamento dei genitori e della sorella di Fabiana Luzzi, presenti sia ieri alla tavola rotonda che si è svolta al Castello svevo con rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine, e sia, appunto, questa mattina alla partita di calcio.
E c'erano anche i compagni di classe di Fabiana, con cui si sarebbe dovuta diplomare proprio quest’anno e che portano avanti una serie di attività in nome della cultura della non violenza e del ricordo della loro sfortunata amica. A conclusione della manifestazione, sull'erbetta l’hanno spuntata i sindaci con un risultato netto, ma fuori dal rettangolo di gioco la vittoria è stata tutta dei bambini (presenti ad esempio quelli della squadra di Sant'Aniello-via Panebianco) e degli studenti.
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