Il giallo cosentino è un mistero cominciato giovedì mattina. Ed è cominciato intorno alle 13 quando Damiano Oriolo, 78 anni, originario di San Demetrio Corone ma residente a Lappano, piccolo comune alle porte di Cosenza, è uscito di casa e non vi ha rimesso più piede. Di lui resta la sua Opel Astra vecchio tipo di colore grigio abbandonata in un’area boschiva sui colli di San Fili, e un paio di pantaloni che l’uomo indossava il giorno della scomparsa. “Corpi di reato” che verranno passati al setaccio dai detective della Scientifica. Tutto il resto è confinato nelle pieghe dell’inchiesta che i poliziotti della Mobile, guidati dal vicequestore Giuseppe Zanfini, e quelli della Volante, agli ordini del vicequestore Cataldo Pignataro, stanno portando avanti nel più assoluto riserbo.
Un fascicolo sul caso è stato aperto anche dalla Procura di Cosenza, guidata da Mario Spagnuolo. Per ora, il caso è trattato come un allontanamento volontario. Non c’è altra ipotesi ufficiale che emerge al momento dalle complesse investigazioni. L’uomo sembra essere stato ingoiato dal nulla in questi quattro lunghi giorni di silenzi che alimentano le preoccupazioni.
Quella mattina, poco prima di sparire, Oriolo sarebbe stato visto da alcuni conoscenti. Poi, il vuoto. Solo una telefonata in entrata sul suo cellulare. Una chiamata della nuora che era preoccupata per il suo mancato rientro. Lui sembrava in stato confusionale. Con la voce impastata non sarebbe però riuscito a fornire molti indizi sulle sue condizioni di salute: «Non so dove mi trovo. Qui è tutto buio...». Un buio che sembra averlo trascinato via, chissà dove. Gli agenti hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile per esplorare le zone più impervie di quel settore che si sviluppa lungo il confine tra San Fili e Rende. I soccorritori cercano Oriolo da vivo, anche se non escludono il peggio. Intanto, hanno trovato l’auto. Su un sedile c’erano i calzoni. Perchè li aveva tolti? È stato costretto? Enigmi ai quali potrebbero arrivare risposte dagli accertamenti scientifici.
L’anziana moglie e i figli dello scomparso attendono con ansia che squilli il telefono di casa. Sperano di riascoltare la voce del settantottenne anche se vivono con terrore questi giorni, seriamente preoccupati per le sorti del familiare. Le ricerche del pensionato vanno avanti senza escludere nulla. L’obiettivo degl’inquirenti è quello d’accertare la volontarietà o meno del gesto di allontanarsi. L’uomo voleva prendersi una pausa o è stato attratto in un tranello da qualcuno che ha tentato di cancellare, poi, ogni traccia facendo sparire per sempre il povero Damiano. Un uomo perbene che vive per la famiglia. Tutti lo conoscono a Lappano, sono preoccupati per lui temendo che possa essergli accaduto qualcosa di grave.
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