Il Cosenza espugna il Massimino e lo fa meritatamente uscendo dal campo tra gli applausi degli stessi tifosi rossazzurri che hanno riservato al contempo una sonora bordata di fischi alla squadra siciliana ormai fuori anche dalla tanto sospirata zona playoff. Per i calabresi, reduci dalla sconfitta casalinga con il Siracusa, si può tranquillamente parlare di “partita perfetta” soprattutto per la qualità del gioco espresso, per la manovra corale attuata con molteplici varianti e con grande rapidità grazie anche alla migliore tenuta fisica rispetto alla compagine etnea apparsa a dir poco goffa ed a tratti grottesca.
Primo tempo di marca cosentina, il Catania cercava di mettere in atto la solita partenza sprintata facendo registrare un solo tiro a girare di Di Grazia con palla fuori. Per nulla intimorito dal blasone ormai decaduto degli etnei il Cosenza si spingeva in avanti e con una rapida manovra corale faceva pervenire palla a centro area a Letizia il cui tiro immediato veniva respinto da Marchese. Gli ospiti prendevano in mano le redini del gioco, Statella imprendibile sulla sinistra crossava al centro per D’Anna il cui colpo di testa veniva parato da Pisseri ben piazzato. Sul rovesciamento di fronte Di Grazia veniva spintonato in area dall’imponente Corsi ed invocava il rigore ma l’arbitro faceva cenno di proseguire, calabri rapidamente in area avversaria con Baclet che di testa serviva Letizia il cui tiro al volo veniva respinto dall’estremo etneo. Era il preludio al gol che giungeva al 13’, preciso cross dalla sinistra di Statella, errore madornale di Bucolo che consentiva a Baclet di calciare in mezza rovesciata, respinta di Pisseri sui piedi di Letizia che indisturbato ribadiva in rete.
Catania scioccato, Cosenza vicino al raddoppio prima con un tiro dalla distanza di Statella che sfiorava l’incrocio dei pali e poi con la conclusione di Corsi deviata in angolo. Alla mezz’ora i sostenitori cosentini facevano il proprio ingresso allo stadio, appena in tempo per applaudire una potente conclusione dalla distanza di Calamai. Sul rovesciamento di fronte Russotto calciava a rete dal limite senza impensierire Perina, contropiede del Cosenza con rete di testa di Letizia su assist di D’Anna non convalidata per presunto fuori gioco. Catania senza idee, Cosenza aggressivo, al 41’ Marchese effettuava un incomprensibile passaggio in orizzontale intercettato da Statella che s’involava a rete e trafiggeva Pisseri con un diagonale rasoterra al secondo palo.
Stessa fisionomia di gara nella ripresa con il Catania alla vaga ed infruttuosa ricerca del gol ed il Cosenza sornione a temporeggiare. Ospiti vicini al gol con Letizia e Calamai, poi azione del Catania con Russotto bloccato in angolo. Girandola di sostituzioni, difesa calabra sempre attenta sul temuto ma innocuo Pozzebon, etnei in dieci per l’infortunio di Gil alla coscia. Ultimi dieci minuti giocati tra i sonori fischi del pubblico di fede catanese, soltanto due disperati tiri dalla distanza da parte dei rossazzurri sempre più desiderosi di chiudere quanto prima la partita. Triplice fischio dopo quattro minuti di recupero e applausi per il Cosenza.
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