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Il Cosenza morde il Matera e continua a sognare

Il Cosenza morde il Matera e continua a sognare

Il Cosenza regala un’altra notte magica ai tifosi rossoblù. Al “Marulla” cade anche il Matera (2-1) nella partita d’andata del secondo turno playoff. I “lupi” domano un avversario più forte sulla carta (ma non solo) e con più frecce nella faretra. I silani, però, centrano il bersaglio con Blondett e Statella e potranno giocarsi il return match senza l’assillo di dover vincere. In mezzo ai guizzi silani, il rigore di Negro (una sentenza quando vede il rossoblù) molto contestato. A polemizzare, però, sono anche i lucani che reputano eccessiva l’espulsione di Casoli a un quarto d’ora dalla fine. La gara di mercoledì sarà infuocata.

Cronaca. Confermate le sensazioni della vigilia: De Angelis inserisce Tedeschi in difesa e Pinna scala a sinistra, per tamponare l’assenza di D’Orazio. Per il resto, l’allenatore del Cosenza premia la squadra vittoriosa con la Paganese. Sul fronte lucano nessuna sorpresa in formazione. Il Matera è guidato in campo da capitan De Rose, cosentino doc. La coreografia della Tribuna A è da brividi. Al 6’, però, è il Matera ad andare vicinissimo al vantaggio. Sartore indirizza un cross a pelo d’erba verso la porta e Negro tocca quel tanto che basta per impaurire Perina. D’Anna libera l’area. Quando lucani ripartono danno l’impressione di poter fare male. De Rose ci prova dalla distanza al 15’ senza convinzione. Il Cosenza reclama un calcio di rigore per un fallo di mano sospetto in area (17’) di Armellino. L’arbitro Giua sorvola. Al 21’, i rossoblù rompono il ghiaccio con un colpo di testa di Blondett su punizione calciata da Pinna. Due minuti dopo, Carretta cerca di impattare la gara con una bordata da posizione defilata che lambisce il palo. Al 29’, Blondett cerca di ostacolare Sartore che crolla in area. Stavolta Giua fischia il penalty. Dal dischetto Negro non sbaglia (31’). L’attaccante lucano ci prova anche in pieno recupero ma trova Perina pronto.

Nella ripresa, Carretta cerca di sorprendere il portiere del Cosenza con una stoccata che termina alta sopra la traversa (2’). All’11’, Statella prova una percussione centrale ma calcia in maniera sbilenca e vanifica l’azione. Tre minuti dopo, Armellino calcia dalla distanza e scuote la rete dando l’illusione ottica del gol ai 171 tifosi provenienti da Matera. Al quarto d’ora, Mungo libera in area Ranieri che crossa in mezzo ma trova pronto Tozzo.

Il Cosenza cerca di fare la partita e al 21’ cerca il gol con Ranieri. Il giocatore proveniente dall’Atalanta non è un cecchino e spedisce la palla fuori. La pressione rossoblù porta frutto. Al 26’, la squadra di De Angelis confeziona l’azione più bella del campionato e trova il 2-1: Mungo si libera ai trenta metri e con la coda dell’occhio serve D’Anna abile a servire Statella di prima intenzione, piazzato a pochi metri dalla porta sguarnita (26’). Il tredicesimo gol stagionale è un gioco da ragazzi per l’esterno calabrese. Il raddoppio dei locali innervosisce gli ospiti. In due minuti finiscono sotto la doccia prima Casoli (dopo un testa a testa proibito con D’Anna) e poi il tecnico Auteri, per proteste. De Angelis cerca di chiudere la pratica inserendo una seconda punta (Baclet per Mungo). Poi, sale in cattedra Perina che prima para una punizione di Armellino (32’) e poi neutralizza un tentativo di Sartore. Nel finale, anche il Cosenza rimane in dieci per l’espulsione di Pinna (doppia ammonizione). Non succede più nulla. Il Cosenza è ancora vivo e potrà contare su due risultati su tre a Matera.

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