L’idea di un Paese profondamente rinnovato. E di un Sud rimesso al passo con la Storia. Matteo Renzi, con il piglio che gli è consono, arringa la folla assiepata per ascoltarlo nella piazza di Diamante. L’ex premier parla del Mezzogiorno come d’una parte d’Italia meritevole di attenzione e sostegno. E lo fa rispondendo alle domande del giornalista Rocco Valenti. L’ex capo del governo non rifugge la polemica ma la confina entro le pagine del volume scritto dopo aver concluso l’esperienza a Palazzo Chigi. Parla a tutto campo e plaude all’approvazione della legge sui vaccini che consente «ai figli d’Italia di essere tutti uguali». Non manca un largo elogio alla Calabria «terra meravigliosa» e all’Italia che meglio di molte altre nazioni vive di una «bellezza e di una cultura diffuse» che a suo avviso vanno valorizzate meglio. Poi la sanità, tema incandescente nella nostra regione. «Io non sono più il presidente del Consiglio ma vorrei che si adottasse in questa regione il metodo usato in Campania dove il governatore Vincenzo De Luca è stato nominato commissario». L’assist ad Oliverio è evidente. «Il presidente Gentiloni dovrà fare le sue valutazioni ma se potessi consiglierei di fare con Oliverio quanto è stato fatto con De Luca». Insomma, è tempo di cambiare marcia: gli ospedali scoppiano e la gente vive sempre maggiori disagi. Poi il caso Marcianò, l’assessore di Reggio defenestrata da Falcomatà. «Angela Marcianò è qui e sono sicuro che è desiderosa di lavorare con me a Roma. La scelta di Falcomatà che è un sindaco del Pd avrà delle ragioni. Ciascuno per il ruolo che occupa si assume le proprie responsabilità». Renzi ha annunciato la delibera del Cipe che finanzia ingenti somme per la 106 ionica ed ha quindi ricordato che occorre sostenere la Calabria come fatto con il “Patto” firmato quando lui era premier. Quanto a Gioia Tauro, l’ex premier ha detto a chiare lettere che «il porto deve ripartire». Poi l’accenno alla “buona scuola” che ha dato lavoro a 100.000 precari e alle norme approvate per favorire l’occupazione. «Una occupazione che deve aumentare soprattutto al Sud». Tornando ai temi trattati nel suo libro, il segretario nazionale del Pd torna ad una frase – “stai sereno” – detta ad Enrico Letta poco prima di sostituirlo alla guida del Governo. «Oggi» ha detto «non ripeterei quelle parole che potevano sembrare un inganno ma non lo erano».
La prima visita nel 2012
Matteo Renzi era stato a Diamante nel settembre del 2012 quando ricopriva ancora l’incarico di sindaco di Firenze e si avviava a scalare le vette della politica nazionale. L’ha ricordato il deputato e segretario regionale dei democrat, Ernesto Magorno, presentandolo ai tanti sostenitori che l’attendevano nella cittadina tirrenica del Cosentino. Ad ascoltare l’ex Presidente del Consiglio c’erano, tra gli altri, il governatore della Regione, Mario Oliverio, oltre a numerosi parlamentari. Il segretario del maggiore partito di centrosinistra italiano è legato da una salda amicizia ad Eernesto Magorno che è stato a lungo sindaco di Diamante. Quella nel centro costiero tirrenico è l’unica tappa calabrese del tour che il “rottamatore” sta facendo in giro per la Penisola per rendere noti i contenuti del volume scritto al termine della esperienza di premierato conclusasi dopo il referndum
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