Un deposito di veicoli rubati. È stato scoperto dagli agenti della Polizia di Stato nell’ambito di controlli sul territorio disposti dal questore Giancarlo Conticchio.
I poliziotti stanno effettuando servizi mirati a prevenire ed a reprimere reati che provocano un danno diretto al cittadino, quali scippi, rapine, furti e furti di auto, in quest’ultimo caso, con la richiesta estorsiva. Il classico “cavallo di ritorno”.
Nei giorni scorsi sono stati sventati alcuni furti, anche di auto, e gli autori sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cosenza diretta da Mario Spagnuolo.
A seguito di pedinamenti e appostamenti il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Squadra Volante ha scoperto un rifugio dove i malviventi parcheggiavano momentaneamente veicoli rubati in attesa del “cavallo di ritorno” o di essere smontati e rivenduti come pezzi di ricambio. Il bunker era perfettamente mimetizzato nella vegetazione molto fitta in quel punto. L’entrata del nascondiglio di auto rubate, a cui si accedeva da una frequentata strada nei pressi dello stadio “Marulla”, era resa quasi invisibile da un telo, a sua volta ricoperto da finte foglie, che dava l’accesso ad un anfratto abilmente ricavato nella fitta vegetazione quasi fosse una galleria.
Sono in corso indagini finalizzate all’individuazione degli ideatori del covo e all’identificazione dei due malviventi complici del ventunenne N.P., incensurato.
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