Altra serata magica al “Lorenzon” per la matricola di Trocini che con il passare delle giornate si sta abituando all’aria playoff.
Con una punizione geniale di Laaribi, il Rende cancella il passo falso del “Menti” e si rilancia nella parte sinistra di classifica. I biancorossi giocano con personalità nella prima frazione, poi tornano alle origini e conservano il vantaggio intasando gli spazi in difesa.
Nessuno dei tre ex inizialmente in campo: Porcaro e Ferreira in panchina; Ricciardo ancora in tribuna.
I due tecnici scelgono lo stesso modulo. Trocini cambia soltanto un elemento rispetto a Castellammare di Stabia: Gigliotti rileva Boscaglia e torna titolare a distanza di 49 giorni. Rigoli rinuncia al suo 4-3-3 ma non alla volontà di governare la gara. Gammone, dopo aver ricevuto orizzontalmente da Arcidiacono batte a rete da fuori area senza però trovare i tre legni della porta di Forte.
Il Rende tuttavia non se ne sta con sulle sue e con personalità replica intorno all’ottavo minuto. Prima Aquilanti allunga la traiettoria del cross di Blaze, poi – sempre dal settore sinistro – Gigliotti incorna fuori sul traversone di Rossini.
Partita gradevole, diversi capovolgimenti di fronte. Nella manovra biancorossa a tratti si rivedono le combinazioni della sfida con la Paganese: fiondata verso la mezz’ala e spizzata all’indirizzo di uno dei due attaccanti.
Il triangolo Vivacqua-Gigliotti dopo la progressione di Blaze non si chiude al 15’.
Nel Leonzio, Arcidiacono gioca a servizio dei compagni. Quando i bianconeri si esprimono in ampiezza Gammone e D’Angolo si fiondano in area per capitalizzare i rifornimenti provenienti dalle corsie laterali. Il numero ventisette siciliano ha una buona opportunità al 27’. L’improbabile tiro di Gammone dopo un cross di Squillace si trasforma in un assist per D’Angelo che calcia debolmente.
La risposta rendese porta la firma di Vivacqua: Narciso devia in angolo (32’).
Il Rende spacca il match al 34’. Pambianchi guadagna un calcio di punizione dalla mezzaluna dell’area. Al resto provvede Laaribi che sorprende Narciso facendo passare la palla sotto la barriera. Reminiscenze di Pirlo e Kolarov.
Galvanizzata dal vantaggio, la formazione di Trocini sfiora il raddoppio quattro minuti più tardi. Il colpo di testa di Vivacqua (cross di Blaze) sfila a pochi centimetri del palo destro.
Rigoli rientra in campo con Bollino per sorprendere dalla seconda linea. Gammone avanza il suo raggio d’azione e si sistema sulla stessa altezza di Arcidiacono e Marano.
Trocini, evidentemente soddisfatto, mantiene gli stessi effettivi. Camilleri pulisce l’area avversaria dopo un break avviato da Actis Goretta e proseguito da Viteritti.
La Sicula avanza il baricentro ma il Rende argina con serenità. I bianconeri vedono pochissimo l’area rendese, quindi al 23’ Esposito tenta il tiro da lontano: il fortino biancorosso non corre pericoli. Forte invece blocca senza problemi su Bollino. Il portiere leva le castagne dal fuoco quando smanaccia su un traversone da destra.
Il Rende chiude con la difesa a cinque e Rossini in appoggio a Vivacqua. Prima del triplice fischio, l’estremo difensore rendese blocca il colpo di testa di Camilleri (47’) mentre accompagna sul fondo il calcio di punizione di Bollino (49’).
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